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strignendogli il cuore, di morirsi per cotale accidente subitamente, |
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benché, ad ogni modo, spiritaticcio e con occhi tondi poco tempo vi- |
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vendo poi, si condusse alla morte lasciando di sé gran desiderio agl'a- |
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mici et al mondo due figliuoli; l'uno fu Forzore orefice, che in Fioren- |
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za mirabilmente lavorò di niello, e l'altro Parri, che imitando il padre |
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di continuo attese alla pittura e nel disegno di gran lunga lo trapassò. |
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Dolse molto agl'Aretini così sinistro caso, con tutto che Spinello |
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fusse vecchio, rimanendo privati d'una virtù e d'una bontà quale era |
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la sua. Morì d'età d'anni novantadue e in Santo Agostino d'Arezzo gli |
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fu dato sepoltura, dove ancora oggi si vede una lapida con |
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un'arme fatta a suo capriccio, dentrovi uno spinoso. E seppe molto |
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meglio disegnare Spinello che mettere in opera, come si può vedere |
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nel nostro libro dei disegni di diversi pittori antichi in due Vangeli- |
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sti di chiaroscuro et un San Lodivico disegnati di sua mano, molto |
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begli. E il ritratto del medesimo che di sopra si vede, fu ricavato da |
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me da uno che n'era nel Duomo Vecchio prima che fusse rovinato. |
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Furono le pitture di costui dal 1380 infino al mille e quattrocento. |
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Fine della Vita di Spinello pittore aretino. |