Volume 2

Edizione Giuntina
    e fu amico delle persone let[t]erate e particolarmente di tutti quelli
    che per venire eccellenti nella sua professione frequentavano gli
    studii di quella: e se bene non aveva cercato d'avere in sé quello che
    desiderava in altrui, non restava però di confortar gli altri a virtuosa-
5   mente operare. Essendo finalmente Giovanni vivuto LIX anni, di
    mal di petto in pochi giorni uscì di questa vita, nella quale, poco più
    che dimorato fusse, averebbe patito molti incommodi, essendogli
    appena rimaso tanto in casa che bastasse a dargli onesta sepoltura in
    Santo Stefano dal Ponte Vecchio. Furono l'opere sue intorno al
10   MCCCLXV.
    Nel nostro libro de' disegni di diversi antichi e moderni è un di-
    segno d'acquerello di mano di Giovanni, dove è un San Giorgio a
    cavallo che occide il serpente et un'ossatura di morto che fanno fede
    del modo e maniera che aveva costui nel disegnare.
15   Il fine della Vita di Giovanni.
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Edizione Torrentiniana
    Molti amici suoi contentò ne' piaceri più che nell'opre. Era amico delle
    persone litterate et amator di tutti quegli che per venire eccellenti si
    davano a tal professione e frequentavano gli studii di quella, confortando
    gli altri a talmente esercitarsi nell'arte, che se bene egli non operava in
20   quel modo, aveva piacere dell'opra virtuosa in essi artefici e molto più
    quando gli vedeva fiorire nella pittura.
    Visse dunque Giovannino allegrissimamente, infin che d'anni LIX di
    mal di petto in pochi giorni perse la vita, nella quale, poco più che du-
    rato avesse, sarebbe stato costretto a patire incommodi, essendoli appena
25   rimaso tanto in casa che li bastasse per darli onesta sepoltura in Santo
    Stefano del Ponte Vecchio.
    Furono l'opre sue fatte nel MCCCLXV. E li fu fatto questo epitaffio:
    DEDITUS ILLECEBRIS ET PRODIGUS USQUE BONORUM
    QUAE LINQUIT MORIENS MI PATER IPSE FUI.
30   ARTIBUS INSIGNES DILEXI SEMPER HONESTIS.
    PICTURA POTERAM CLARUS ET ESSE VOLENS.
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