Volume 2

Edizione Giuntina
    fece fu, in una capella del Vescovado d'Arezzo per la contessa Gio-
    vanna moglie di Tarlato da Pietramala, una Nunziata bellissima e
    S. Iacopo e S. Filippo. La qual opera, per essere la parte di dietro
    del muro vòlta a tramontana, era poco meno che guasta affatto dal-
5   l'umidità quando rifece la Nunziata maestro Agnolo di Lorenzo
    d'Arezzo, e poco poi Giorgio Vasari, ancora giovanetto, i Santi Ia-
    copo e Filippo con suo grand'utile, avendo molto imparato - allora
    che non aveva commodo d'altri maestri - in considerare il modo di
    fare di Giovanni e l'ombre e i colori di quell'opera, così guasta
10   com'era. In questa capella si leggono ancora, in memoria della con-
    tessa che la fece fare e dipignere, in un epitaffio di marmo queste
    parole:
    ANNO DOMINI 1335 DE MENSE AUGUSTI HANC CAPELLAM CONSTITUI
    FECIT NOBILIS DOMINA COMITISSA IOANNA DE SANCTA FLORA UXOR NO-
15   BILIS MILITIS DOMINI TARLATI DE PETRA MALA AD HONORE4 BEATAE
    MARIAE VIRGINIS.
    Dell'opere degl'altri discepoli di Giottino non si fa menzione,
    perché furono cose ordinarie e poco somiglianti a quelle del maestro
    e di Giovanni Toscani loro condiscepolo.
20   Disegnò Tommaso benissimo, come in alcune carte di sua mano
    disegnate con molta diligenza si può nel nostro libro vedere.
    Fine della Vita di Tommaso detto Giottino.
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