Volume 2

Edizione Giuntina
    a migliorare l'altre parti e difficultà di questa arte che, ancorché a
    questa badasse, non potette però aver grazia di farlo; là dove avendo
    veduto Taddeo quello che aveva facilitato Giotto et impara-
    tolo, ebbe tempo d'aggiugnere qualche cosa e migliorare il colorito.
5   Fu sepolto Taddeo da Agnolo e Giovanni suoi figliuoli in Santa
    Croce nel primo chiostro e nella sepoltura ch'egli aveva fatta a Gaddo
    suo padre. E fu molto onorato con versi da' virtuosi di quel tempo
    come uomo che molto aveva meritato per costumi e per aver condotto
    con bel[l''] ordine, oltre alle pitture, molte fabriche nella sua città com-
10   modissime, et oltr' [a] quello che s'è detto, per avere sollecitamente
    e con diligenza esseguita la fabrica del campanile di S. Maria del Fio-
    re col disegno lasciato da Giotto suo maestro; il quale campanile fu di
    maniera murato che non possono commettersi pietre con più diligen-
    za, né farsi più bella torre per ornamento, per spese e per disegno.
15   L'epitaffio che fu fatto a Taddeo fu questo che qui si legge:
    HOC UNO DICI POTERAT FLORENTIA FELIX
    VIVENTE: AT CERTA EST NON POTUISSE MORI.
    Fu Taddeo molto resoluto nel disegno, come si può vedere nel
    nostro libro dov'è disegnata di sua mano la storia ch'e' fece nella
20   capella di S. Andrea in Santa Croce di Firenze.
    Il fine della Vita di Taddeo Gaddi pittor fiorentino.
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Edizione Torrentiniana
    difficultà di questa arte, et ancora che a questa badasse, non poté però
    aver grazia di farlo. Laonde avendo veduto Taddeo quel che era facilitato
    in Giotto et imparatolo, poté aver tempo di aggiugnere facilmente e di
25   migliorare quella nel colorito.
    Fu egli con tenerissime lagrime da Agnolo e da Giovanni suoi figliuoli
    pianto, et in Santa Croce nel primo chiostro datogli sepoltura, non ces-
    sando infiniti amici et artefici compor sonetti et epigrammi in sua lode,
    lodandolo ne' costumi, nel giudicio e nell'arte tanto quanto ancora lo
30   lodarono nella esecuzione buona ch'e' diede al campanile di Santa Maria
    del Fiore del disegno lasciatogli da Giotto suo maestro; il quale avendo
    fatto la pianta, andò di altezza braccia CXLIIII, e di maniera si murò
    che non può più commettersi pietre con tanta diligenza, et è stimato la
    più bella torre, per ornamento e per spesa, del mondo.
35   Lo epitaffio che se li fece fu questo:
    HOC UNO DICI POTERAT FLORENTIA FELIX
    VIVENTE: AT CERTA EST NON POTUISSE MORI.
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