Volume 2

Edizione Giuntina
   
VITA DI PIETRO CAVALLINI ROMANO
   
PITTORE.
    Essendo già stata Roma molti secoli priva non solamente delle buone
    lettere e della gloria dell'armi, ma eziamdio di tutte le scienze e
5   bone arti, come Dio volle nacque in essa Pietro Cavallini in que'
    tempi che Giotto, avendo si può dire tornato in vita la pittura, tene-
    va fra i pittori in Italia il principato.
    Costui dunque, essendo stato discepolo di Giotto et avendo con
    essolui lavorato nella nave di musaico in S. Piero, fu il primo che
10   dopo lui illuminasse quest'arte e che cominciasse a mostrar di non
    esser stato indegno discepolo di tanto maestro quando dipinse in
    Araceli, sopra la porta della sagrestia, alcune storie che oggi sono
    consumate dal tempo, e in S. Maria di Trastevere moltissime cose
    colorite per tutta la chiesa in fresco. Dopo, lavorando alla capella
15   maggiore di musaico e nella facciata dinanzi della chiesa, mostrò nel
    principio di cotale lavoro senza l'aiuto di Giotto saper non meno
    essercitare e condurre a fine il musaico che avesse fatto la pittura.
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Edizione Torrentiniana
   
PIETRO CAVALLINI ROMANO
   
PITTORE.
20   Era già stata Roma anni più di seicento non solamente priva de le buone
    lettere e de la buona gloria dell'armi, ma eziandio di tutte le scienze e
    di tutte le virtù e d'ogni buono artefice: pure, quando Dio volse, le diede
    uno che l'ornò grandemente.
    Costui fu dipintore e chiamossi Pietro Cavallini Romano, perfettissi-
25   mo maestro di musaico, la quale arte insieme con la pittura apprese da
    Giotto nel lavorare che aveva fatto con essolui nella nave del musaico di
    San Pietro, e fu il primo che dopo lui illuminasse questa arte. Fu di
    ottima vita, e certo nella sua città fu sempre di grandissima utilità e
    visse reputatissimamente. Costui fece in Roma le sue prime pitture, e di-
30   pinse in Araceli, sopra la porta della sagrestia, storie che sono ora molto
    consumate dal tempo, et in Santa Maria di Trastevere fece moltissime
    cose colorite per tutta la chiesa in fresco. E lavorando alla capella mag-
    giore di musaico insieme con la faccia dinanzi della chiesa, mostrò nel
    principio di tale opera senza l'aiuto di Giotto saperla non meno esercita-
35   re e condurre a fine che e' si facesse la pittura. Fece ancora in San Grisogono
- pagina 185 -
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