Volume 2

Edizione Giuntina
    nella sua giovanezza alle lettere, gli furono utile e dolce compagnia
    nella pittura e di tanto ornamento in tutta la sua vita che lo ren-
    derono non meno amabile e grato che il mestiero della pittura si faces-
    se; laonde non solo praticò sempre con letterati e virtuosi uomini,
5   ma fu ancora con suo molto onore et utile adoperato ne' maneggi
    della sua Republica. Furono i costumi d'Ambruogio in tutte le parti
    lodevoli e più tosto di gentiluomo e di filosofo che di arte-
    fice, e- quello che più dimostra la prudenza degl'uomini- ebbe sem-
    pre l'animo disposto a contentarsi di quello che il mondo et il tempo
10   recava, onde sopportò con animo moderato e quieto il bene et il male
    che gli venne dalla fortuna. E veramente non si può dire quanto i
    costumi gentili e la modestia con l'altre buone creanze siano onorata
    compagnia a tutte l'arti, ma particolarmente a quelle che dall'intel-
    letto e da' nobili et elevati ingegni procedono, onde doverebbe ciascu-
15   no rendersi non meno grato con i costumi che con l'eccellenza del-
    l'arte.
    Ambruogio finalmente nell'ultimo di sua vita fece con molta sua
    lode una tavola a Monte Uliveto di Chiusuri, e poco poi, d'anni
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Edizione Torrentiniana
    nella vita, in compagnia della pittura, che praticando sempre con
20   lit[t]erati e studiosi, fu da quegli con titolo d'ingegnoso ricevuto e del con-
    tinuo ben visto, e fu messo in opera dalla Republica ne' governi publici
    molte volte e con buon grado e con buona venerazione. Furono i costumi
    suoi molto lodevoli e, come di gran filosofo, aveva sempre l'animo di-
    sposto a contentarsi d'ogni cosa che il mondo gli dava, e 'l bene e 'l male
25   finché visse sopportò con grandissima pazienzia.
    Costui con bella grazia nell'ultimo di sua vita fece una tavola in
    Monte Oliveto di Chiusuri. Furono dunque le pitture di questo artefi-
    ce nel MCCCXLI, et egli in età d'anni LXXXIII felicissimamente e
    cristianamente passò da questa all'altra vita, e fu pianto da tutti quegli
30   che avevano pratica con essolui; et i suoi cittadini, per l'onore ch'egli
    nell'una e nell'altra scienza aveva fatto alla patria, della morte di lui
    infinitamente e per molto tempo si dolsero, come si vede per la inscrizzio-
    ne ch'essi gli fecero, cioè:
    AMBROSII INTERITUM QUIS SATIS DOLEAT?
35   QUI VIVOS NOBIS LONGA AETATE MORTUOS
    RESTITUEBAT ARTE AC MAGNO INGENIO?
    PICTURAE DECUS VIVAS ASTRA DESUPER.
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