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tanto grande quanto quella che e' vogl[i]ono buttare di metallo, e la con- |
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ducono di terra a quella perfezzione ch'è concessa da l'arte e dallo studio |
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loro. Questo si chiama da loro modello, il quale, poi che è fatto e condotto |
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a tutta la perfezzione della arte e del saper loro, cominciano poi con |
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gesso da fare presa a formare sopra questo modello parte per parte, fa- |
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cendo adosso a quel modello i cavi d'i pezzi; e sopra ogni pezzo si fanno |
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riscontri, che un pezzo con l'altro si commettano, segnandoli o con nu- |
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meri o con alfabeti o altri contrasegni, e che si possino cavare e reggere |
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insieme. Così a parte per parte lo van[n]o formando et ungendo con olio |
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fra gesso e gesso dove le commettiture s'hanno a congiugnere; e così di |
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pezzo in pezzo la figura si forma, e la testa, le braccia, il torso e le gam- |
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be per fin a l'ultima cosa, di maniera che il cavo di quella statua, cioè la |
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forma incavata, viene improntata nel cavo con tutte le parti et ogni |
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minima cosa che è nel modello. Fatto ciò, quelle forme di gesso si lasciono |
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assodare e riposare. Poi pigliano un palo di ferro, che sia più lungo di tutta |
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la figura che vogl[i]ono fare e che si ha a gettare, e sopra quello fanno |
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un'anima di terra, la quale morbidamente impastando vi mescolano ster- |
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co di cavallo e cimatura; la quale anima ha la medesima forma che la |
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figura del modello, et a suolo a suolo si cuoce per cavare la umidità |