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bellezza che si desidera: brevemente raccorrò insieme tutto quello |
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che mi parrà necessario a questo proposito. Et acciò che più manife- |
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stamente apparisca la grandissima difficultà del lavorar delle pietre |
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che son durissime e forti, ragioneremo distintamente, ma con brevità, |
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di ciascuna sorte di quelle che maneggiano i nostri artefici, e primie- |
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ramente del porfido. |
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Questo è una pietra rossa con minutissimi schizzi bianchi, condotta |
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nella Italia già dell'Egitto, dove comunemente si crede che nel ca- |
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varla ella sia più tenera che quando ella è stata fuori della cava alla |
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pioggia, al ghiaccio e al sole, perché tutte queste cose la fanno più |
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dura e più difficile a lavorarla. Di questa se ne veggono infinite opere, |
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lavorate parte con gli scarpelli, parte segate e parte con ruote e |
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con smerigli consumate a poco a poco, come se ne vede in diversi |
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luoghi diversamente più cose: cioè quadri, tondi et altri pezzi spia- |
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nati per far pavimenti, e così statue per gli edifici, et ancora grandis- |
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simo numero di colonne e picciole e grandi, e fontane con teste di |
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varie maschere intagliate con grandissima diligenza. Veggonsi ancora |
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oggi sepolture con figure di basso e mezzo rilievo condotte con gran |
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fatica, come al tempio di Bacco fuor di Roma, a Santa Agnesa, la |
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sepoltura che e' dicono di santa Gostanza figliuola di Gostantino imperadore, |