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battaglie molto bene. Fu anco in gran nome un Zopiro, il quale ave- |
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va in due tazze ritratto il giudizio di Oreste nello Ariopago. Fu anco |
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chiaro un Pitea, il quale aveva commesso in un vaso due figurette |
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l'una di Ulisse e l'altra di Diomede quando in Troia insieme fura- |
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rono la statua di Pallade. Ma questi lavori erano di tanta sottigliezza |
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che in breve il bello d'essi se ne consumava, et erano poi in pregio |
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più per il nome degli artefici che li avevano fatti che per virtù o per |
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eccellenza che si scorgesse nelle figure, delle quali poi apena se ne |
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potesse ritrarre l'esemplo. |
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Ma questa e l'altre arti nobili delle quali noi abbiamo di sopra, più |
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che non pensavamo di dover fare, ragionato, l'età presente e due o |
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tre altre di sopra hanno talmente tornato in luce che io non credo |
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ch'e' ci bisogni desiderare l'antiche per prenderne diletto et admirarle, |
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però che sono stati tali i maestri di queste arti, e per lo più i toscani |
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e spezialmente i nostri fiorentini, che hanno mostro l'inge- |
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gno e l'industria loro essere di poco vinta da quegli antichi cotanto |
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celebrati in arti cotali. Li quali da Voi, Messer Giorgio, sono nelle |
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lor Vite in modo e sì sottilmente descritti e lodati che io non trapas- |
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serò più oltre con lo scrivere, godendo infinitamente che, oltre agli al- |
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tri beni di Toscana, che sono infiniti - li quali la virtù e la buona |
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mente del duca Cosimo de' Medici nostro Signore ci fa parere mol- |
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to migliori -, abbiamo anco l'ornamento di così nobili arti, delle |
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quali non solo la Toscana, ma tutta l'Europa se ne abbellisce, veden- |
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dosi quasi in ogni parte l'opere de' toscani artefici e de' loro discepoli |
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risplendere; e ciò debbiamo sperare molto più nel tempo avenire, |
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poiché non solo i nobili maestri per l'opere loro pregiare, ma anco |
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per le penne de' nobili scrittori si veggiono commendare, e molto più |
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per il favore et aiuto che continovamente lor dànno i nostri illustris- |
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simi Prencipi e Signori, valendosi, con grande utile et onore d'essi |
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artefici, dell'opere loro in adornare et abbellire la patria, et in publico |
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ancora la loro Accademia favorendo e sollevando, e ciò massima- |
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mente per opera Vostra; di che tutti, se grati e buoni uomini vogliono |
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essere, Ve ne debbono onorare et infinitamente ringraziare. Che Dio |
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Vi guardi. |
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Di casa, alli VIII di settembre 1567. |
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Vostro GIOVAMBATISTA ADRIANI |