Volume 1

Edizione Giuntina
    Apelle, ché in altri non caderebbe opera tanto perfetta; e preso il
    pennello sopra quella istessa d'Apelle d'altro colore ne tirò
    un'altra più sottile, e disse alla vecchia: "Dirai a quel buono uomo,
    se ci torna, mostrandoli questa, che questi è quegli che ei va cercan-
5   do". E così non molto poi avvenne che tornato Apelle et udito dalla
    vecchia il fatto, vergognando d'esser vinto, con un terzo colore partì
    quelle linee stesse per lungo il mezzo, non lasciando più luogo veruno
    ad alcuna sottigliezza; onde tornando Protogene e considerato la cosa
    e confessando d'esser vinto, corse al porto cercando d'Apelle e seco
10   nel menò a casa. Questa tavola, senza altra dipintura vedervisi entro,
    fu tenuta degna per questo fatto solo d'esser lungo tempo mantenuta
    viva, e fu poi come cosa nobile portata a Roma e nel palazzo degli
    Imperadori veduta volentieri da ciascuno e sommamente ammirata,
    e più da coloro che ne potevano giudicare, tuttoché non vi si vedesse
15   altro che queste linee tanto sottili che poi apena si potevano scorgere;
    e fra le altre opere nobilissime fu tenuta cara, e per quello istesso che
    entro altro non vi si vedeva, allettava gli occhi de' riguardanti.
    Ebbe questo artefice in costume di non lasciar mai passare un gior-
    no solo che almeno non tirasse una linea et in qualche parte eserci-
20   tasse l'arte sua, il che poi venne in proverbio. Usava egli similmente
    mettere l'opere sue finite in publico et appresso star nascoso ascol-
    tando quello che altri ne dicesse, estimando il vulgo d'alcune cose
    essere buon conoscitore e poterne ben giudicare. Avvenne, come si
    dice, che un calzolaio accusò in una pianella d'una figura non so che
25   difetto, e conoscendo il maestro che e' diceva il vero, la racconciò.
    Tornando poi l'altro giorno il medesimo calzolaio e vedendo il mae-
    stro averli creduto nella pianella, cominciò a voler dire non so che di
    una delle gambe; di che sdegnato Apelle et uscendo fuori disse pro-
    verbiandolo che a calzolaio non conveniva giudicar più su che la
30   pianella; il qual detto fu anco accettato per proverbio. Fu inoltre
    molto piacevole et alla mano e per questo oltre a modo caro ad Ales-
    sandro Magno, talmente che quel re lo andava spesso a visitare a bot-
    tega, prendendo diletto di vederlo lavorare et insieme d'udirlo ragio-
    nare. Et ebbe tanto di grazia e di autorità appresso a questo re, benché
35   stizzoso e bizzarro, che ragionando esso alcune volte della arte di lui
    meno che saviamente, con bel modo gli imponeva silenzio mostran-
    doli i fattorini che macinavano i colori ridersene. Ma quale Alessan-
    dro lo stimasse nell'arte si conobbe per questo, che egli proibì a
    ciascuno dipintore il ritrarlo fuori che ad Apelle. E quanto egli lo
40   amasse et avesse caro si vide per questo altro, perciò che, avendoli
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