Volume 1

Edizione Giuntina
    faccendo in essi lavori piani o di mez[z]o o di basso rilievo, et in ciò
    grandemente gli hanno avanzati. E così abbiamo veduto nello acciaio
    l'opere intagliate a la tausìa, altrimenti detta a la damaschina per la-
    vorarsi di ciò in Damasco e per tutto il Levante eccellentemente.
5   Laonde veggiamo oggi dimolti bronzi et ottoni e rami commessi di
    argento et oro con arabeschi, venuti di que' paesi; e negli antichi
    abbiamo veduto anelli d'acciaio con mez[z]e figure e fogliami molto
    belli. E di questa spezie di lavoro se ne son fatte a' dì nostri arma-
    dure da combattere lavorate tutte d'arabeschi d'oro commessi, e si-
10   milmente staffe, arcioni di selle e mazze ferrate, et ora molto si co-
    stumano i fornimenti delle spade, de' pugnali, de' coltelli e d'ogni
    ferro che si voglia riccamente ornare e guernire. E si fa così: cavasi il
    ferro in sotto squadra e per forza di martello si commette l'oro in
    quello, fattovi prima sotto una tagliatura a guisa di lima sottile, sì
15   che l'oro viene a entrare ne' cavi di quella et a fermarvesi. Poi con
    ferri si dintorna o con garbi di foglie o con girare di quel che si vuole,
    e tutte le cose, co' fili d'oro passati per filiera, si girano per il ferro e
    col martello s'amaccano e fermano nel modo di sopra. Avvertiscasi
    nientedimeno che i fili siano più grossi et i proffili più sottili, a ciò
20   si fermino meglio in quegli.
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Edizione Torrentiniana
    in essi lavori piani o di mez[z]o o di basso rilievo, et in ciò grandemen-
    te gli hanno avanzati. E così abbiamo veduto nello acciaio l'opere intaglia-
    te a la tausìa, altrimenti detta a la damaschina per lavorarsi di ciò in
    Damasco e per tutto il Levante eccellentemente. Laonde veggiamo oggi di-
25   molti bronzi et ottoni e rami commessi di argento et oro con arabeschi,
    venuti di tali paesi; e negli antichi abbiamo veduto anelli d'acciaio con
    mez[z]e figure suvi e fogliami. E di questa spezie di lavoro se ne sono fat-
    te a' dì nostri armadure da combattere lavorate tutte d'arabeschi d'oro
    commessi, e similmente staffe, arcioni di selle e mazze ferrate, et ora molto
30   si costumano i fornimenti delle spade, de' pugnali, de' coltelli e d'ogni ferro
    che si voglia riccamente ornare e guernire. E si fa così: cavasi il ferro in
    sotto squadra e per forza di martello si commette l'oro in quello, fattovi
    prima sotto una tagliatura a guisa di lima sottile, sì che l'oro viene a en-
    trare ne' cavi di quella et a fermarvisi. Poi con ferri si dintorna o con
35   garbi di foglie o con girare di quel che si vuole, e tutte le cose, co' fili d'oro
    passati per filiera, si girano per il ferro e col martello s'amaccano e
    fermano nel modo di sopra. Advertiscasi nientedimeno che i fili siano più
    grossi et i proffili più sottili, a ciò si fermino meglio in quegli.
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