Volume 1

Edizione Giuntina
    serve dove si mettono l'acque, sì che gli smalti restino in fondo. Que-
    sta, dovendosi lavorare in su l'oro, ha bisogno d'oro finissimo, et in
    su l'argento, argento almeno a lega di giulii. Et è necessario questo
    modo perché lo smalto ci possa restare e non iscorrere altrove che
5   nel suo luogo: bisogna lasciarli i profili d'argento, che di sopra sian
    sottili e non si vegghino. Così si fa un rilievo piatto et in contrario
    a l'altro, acciò che, mettendovi gli smalti, pigli gli scuri e ' chiari di
    quello dall'altezza e dalla bassezza de l'intaglio. Pigliasi poi smalti di
    vetri di varii colori, che diligentemente si fermino col martello,
10   e si tengono negli scodellini con acqua chiarissima separati e distinti
    l'uno da l'altro. E quegli che si adoperano a l'oro sono differenti da
    quegli che servono per l'argento, e si conducono in questa maniera:
    con una sottilissima palettina d'argento si pigliano separatamente gli
    smalti e con pulita pulitezza si distendono a' luoghi loro, e vi se ne
15   mette e rimette sopra, secondo ch'e' ragnano, tutta quella quantità che
    fa di mestiero. Fatto questo, si prepara una pignatta di terra fatta
    aposta, che per tutto sia piena di buchi et abbia una bocca dinanzi,
    e vi si mette dentro la mufola, cioè un coperchietto di terra bucato
    che non lasci cadere i carboni abasso, e dalla mufola in su si empie di
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Edizione Torrentiniana
20   dove si mettono l'acque, sì che gli smalti restino in fondo. Questa,
    dovendosi lavorare in su l'oro, ha bisogno di oro finissimo, et in su lo
    argento, argento almeno a lega di giulii. Et è necessario questo modo
    perché lo smalto ci possa restare e non iscorrere altrove che nel suo luo-
    go: bisogna lasciarli i proffili d'argento, che di sopra sian sottili e non
25   si vegghino. Così si fa un rilievo piatto et in contrario a l'altro, acciò che,
    mettendovi gli smalti, pigli gli scuri e ' chiari di quello da l'altezza e
    da la bassezza dello intaglio. Pigl[i]asi poi smalti di vetri di varii colori,
    che diligentemente si fermino col martello, e si tengono negli scodellini con
    acqua chiarissima separati e distinti l'uno da l'altro. E nota che quegli
30   che si adoperano a l'oro sono differenti da quegli che servono per l'ar-
    gento, e si conducono in questa maniera: con una sottilissima paletti-
    na di argento si pigliano separatamente gli smalti e con pulita pulitezza
    si distendono a' luoghi loro, e vi se ne mette e rimette sopra, secondo ch'e'
    ragnano, tutta quella quantità che fa di mestiero. Fatto questo, si pre-
35   para una pignatta di terra fatta aposta, che per tutto sia piena di buchi
    et abbia una bocca dinanzi, e vi si mette dentro la mufola, cioè un co-
    perchietto di terra bucato che non lasci cadere i carboni abasso, e da la
    mufola in su si empie di carboni di cerro e si accende ordinariamente.
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