Volume 6

Edizione Giuntina
    signor duca Cosimo in una camera, standosi a ragionare insieme,
    come di tutto si è detto di sopra a bastanza.
    Sopra i detti panni neri, di che era parata, come si è detto, tutta la
    chiesa intorno intorno, dove non erano storie o quadri di pittura era
5   in ciascuno de' vani delle cappelle imagini di Morte, imprese et al-
    tre simili cose, tutte diverse da quelle che sogliono farsi, e belle e
    capricciose. Alcune, quasi dolendosi d'avere avuto a privare per for-
    za il mondo d'un così fatt'uomo, avevano in un brieve queste parole:
    COEGIT DURA NECESSITAS , et appresso un mondo, al quale era nato
10   sopra un giglio che aveva tre fiori et era tronco nel mezzo, con bellis-
    sima fantasia et invenzione di Alessandro Allori sopradetto. Altre
    Morti poi erano fatte con altra invenzione, ma quella fu molto lodata,
    alla quale, essendo prostrata in terra, l'Eternità con una
    palma in mano aveva un de' piedi posto in sul collo, e guardandola
15   con un atto sdegnoso parea che le dicesse la sua necessità, o volontà
    che sia, non avere fatto nulla, però che «mal tuo grado, viverà Miche-
    lagnolo in ogni modo». Il motto diceva così: VICIT INCLYTA VIRTUS .
    E questa fu invenzione del Vasari. Né tacerò che ciascuna di queste
    Morti era tramezzata dall'impresa di Michelagnolo, che erano tre co-
20   rone overo tre cerchi intrecciati insieme, in guisa che la circonferenza
    dell'uno passava per lo centro degl'altri due scambievolmente; il
    quale segno usò Michelagnolo o perché intendesse che le tre profes-
    sioni di scultura, pittura et architettura fussero intrecciate et in mo-
    do legate insieme che l'una dà e riceve dall'altra comodo et ornamen-
25   to, e ch'elle non si possono né deono spiccar d'insieme; o pure che,
    come uomo d'alto ingegno, ci avesse dentro più sottile intendimento.
    Ma gli Accademici, considerando lui in tutte e tre queste professioni
    essere stato perfetto e che l'una ha aiutato et abbellito l'altra, gli mu-
    tarono i tre cerchi in tre corone intrecciate, insieme col motto: TER-
30   GEMINIS TOLLIT HONORIBUS , volendo per ciò dire che meritamente
    in dette tre professioni se gli deve la corona di somma perfezzione.
    Nel pergamo, dove il Varchi fece l'orazione funerale, che poi fu
    stampata, non era ornamento alcuno; perciò che, essendo di bronzo e
    di storie di mezzo e basso rilievo dall'eccell[entissimo] Donatello
35   stato lavorato, sarebbe stato ogni ornamento che se gli fusse sopra
    posto di gran lunga men bello. Ma era bene in su quell'altro che gli
    è dirimpetto, e che non era ancor messo in su le colonne, un quadro
    alto quattro braccia e largo poco più di due, dove con bella invenzio-
    ne e bonissimo disegno era dipinto per la Fama, overo Onore, un gio-
40   vane con bellissima attitudine, con una tromba nella man destra e con
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