Volume 5

Edizione Giuntina
    Finita quest'opera, essendo Giovanni di settanta anni, finì anco il
    corso della sua vita l'anno 1564, rendendo lo spirito a Dio in quella
    nobilissima città che l'avea molti anni fatto vivere con tanta eccellenza
    e sì gran nome. Fu Giovanni sempre, ma molto più negl'ultimi suoi
5   anni, timorato di Dio e buon cristiano; e nella sua giovanezza si
    prese pochi altri piaceri che di cacciare et uccellare: et il suo ordina-
    rio era, quando era giovane, andarsene il giorno delle feste con un
    suo fante a caccia, allontanandosi talvolta da Roma dieci miglia per
    quelle campagne; e perché tirava benissimo lo scoppio e la balestra,
10   rade volte tornava a casa che non fusse il suo fante carico d'oche sal-
    vatiche, colombacci, germani, e di quell'altre bestiacce che si trovano
    in que' paduli. E fu Giovanni inventore, secondo che molti afferma-
    no, del bue di tela dipinto, che si fa per addopparsi a quello, e tirar
    senza essere dalle fiere veduto lo scoppio; e per questi esercizii d'uc-
15   [c]ellare e cacciare si dilettò di tener sempre cani et allevarne
    da sé stesso.
    Volle Giovanni, il quale merita di essere lodato fra i maggiori
    della sua professione, essere sepolto nella Ritonda, vicino al suo mae-
    stro Raffaello da Urbino, per non star morto diviso da colui, dal
20   quale vivendo non si separò il suo animo già mai. E perché l'uno e l'al-
    tro, come si è detto, fu ottimo cristiano, si può credere che anco insie-
    me siano nell'eterna beatitudine.
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