Volume 5

Edizione Giuntina
    figure. E se bene si vede in questa opera qualche pezzo di torso che
    volta le spalle o il dinanzi, et alcune apiccature di fianchi, fatte con
    maraviglioso studio e molta fatica da Iacopo, che quasi di tutte fece i
    modelli di terra tondi e finiti, il tutto nondimeno è fuori della ma-
5   niera sua, e, come pare quasi a ognuno, senza misura, essendo nella
    più parte i torsi grandi e le gambe e braccia piccole; per non dir
    nulla delle teste, nelle quali non si vede punto punto di quella bontà
    e grazia singolare che soleva dar loro con pienissima sodisfazione di
    chi mira l'altre sue pitture; onde pare che in questa non abbia stimato
10   se non certe parti, e dell'altre più importanti non abbia tenuto conto
    niuno. Et insomma, dove egli aveva pensato di trapassare in questa
    tutte le pitture dell'arte, non arrivò a gran pezzo alle cose sue pro-
    prie fatte ne' tempi adietro; onde si vede che chi vuol strafare e quasi
    sforzare la natura, rovina il buono che da quella gli era stato larga-
15   mente donato. Ma che si può o deve, se non avergli compassione,
    essendo così gl'uomini delle nostre arti sottoposti all'errare come
    gl'altri? Et il buon Omero, come si dice, anch'egli talvolta s'ador-
    menta: né sarà mai che in tutte l'opere di Iacopo, sforzasse quanto
    volesse la natura, non sia del buono e del lodevole. E perché se
20   morì poco avanti che al fine dell'opera, affermano alcuni che
    fu morto dal dolore, restando in ultimo malissimo sodisfatto di se
    stesso. Ma la verità è che, essendo vecchio e molto affaticato dal far
    ritratti, modelli di terra e lavorare tanto in fresco, diede in una idro-
    pisia, che finalmente l'uccise d'anni 65.
25   Furono dopo la costui morte trovati in casa sua molti disegni, car-
    toni e modelli di terra bellissimi, et un quadro di Nostra Donna,
    stato da lui molto ben condotto, per quello che si vide, e con bella
    maniera molti anni inanzi; il quale fu venduto poi dagl'eredi suoi
    a Piero Salviati.
30   Fu sepolto Iacopo nel primo chiostro della chiesa de' frati de'
    Servi, sotto la storia che egli già fece della Visitazione, e fu onora-
    tamente accompagnato da tutti i pittori, scultori et architettori.
    Fu Iacopo molto parco e costumato uomo, e fu nel vivere e vestire
    suo più tosto misero che assegnato; e quasi sempre stette da sé solo,
35   senza volere che alcuno lo servisse o gli cucinasse. Pure negl'ultimi
    anni tenne, come per allevarselo, Battista Naldini, giovane di buono
    spirito, il quale ebbe quel poco di cura della vita di Iacopo che egli
    stesso volle che se n'avesse, et il quale sotto la disciplina di lui fece non
    piccol frutto nel disegno, anzi tale che se ne spera ottima riuscita.
40   Furono amici del Puntormo, im particulare in questo ultimo della sua
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