Volume 4

Edizione Giuntina
    Fu di grandissima perdita all'architettura la morte di Bramante,
    il quale fu investigatore di molte buone arti ch'aggiunse a quella,
    come l'invenzione del buttar le volte di getto, lo stucco, l'uno e
    l'altro usato dagli antichi, ma stato perduto da le ruine loro fino al
5   suo tempo: onde quegli che vanno misurando le cose antiche d'archi-
    tettura trovano in quelle di Bramante non meno scienza e disegno
    che si faccino in tutte quelle. Onde può rendersi a quegli che conosco-
    no tal perfezzione, uno degli ingegni rari che hanno illustrato il
    secol nostro. Lasciò suo domestico amico Giulian Leno, che molto
10   valse nelle fabbriche de' tempi suoi per provedere et eseguire la
    volontà di chi disegnava più che per operare di man sua, se bene ave-
    va giudizio e grande sperienza.
    Mentre visse Bramante fu adoperato daùllui nell'opre sue Ventura,
    fallegname pistolese, il quale aveva bonissimo ingegno e disegnava
15   assai aconciamente. Costui si dilettò assai in Roma di misurare le co-
    se antiche, e tornato a Pistoia per rimpatriarsi, seguì che l'anno
    1509 in quella città una Nostra Donna, che oggi si chiama della
    Umiltà, fece miracoli; e perché gli fu pòrto molte limosine, la Signo-
    ria che allora governava deliberò fare un tempio in onor suo. Per
20   che pòrtosi questa occasione a Ventura, fece di sua mano un mo-
    dello d'un tempio a otto facce, largo braccia [...] et alto braccia
    [...], con un vestibulo o portico serrato dinanzi, molto ornato di
    drento e veramente bello. Dove piaciuto a que' signori e capi della
    città, si cominciò a fabricare con l'ordine di Ventura; il quale fatto
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Edizione Torrentiniana
25   MAGNUS ALEXANDER MAGNAM CUM CONDERET URBEM
    NILIACIS ORIS DINOCRATEN HABUIT,
    SED SI BRAMANTEM TELLUS ANTIQUA TULISSET
    HIC MACEDUM REGI GRATIOR ESSET EO.
    Fu di grandissima perdita all'architettura la morte di Bramante,
30   il quale fu investigatore di molte buone arti aggiunte a quella, come
    l'invenzione del buttar le volte di getto e lo stucco, l'uno e l'altro usato
    dagli antichi, ma stato perduto da le ruine loro fino al suo tempo: onde
    quegli che vanno misurando le cose antiche d'architettura trovano in
    quelle di Bramante non meno scienza e disegno che si faccino in tutte
35   quelle. Onde può rendersi a quegli che conoscono tal perfessione, uno de-
    gli ingegni rari che hanno illustrato il secol nostro.
    Lasciò suo domestico amico Giulian Leno, che molto valse nelle fab-
    briche de' tempi suoi.
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