Volume 4

Edizione Giuntina
    di questa arte, avuto tal nuova, sapendo l'eccellenza di Guglielmo,
    con buone promesse e danari fece sì che non gli fu difficile trarlo
    fuor de' frati, avendo egli, per le discortesie usategli e per le invidie
    che son di continuo fra loro, più voglia di partirsi che maestro Clau-
5   dio bisogno di trarlo fuora. Vennero dunque a Roma, e lo abito di
    San Domenico si mutò in quello di San Piero.
    Aveva Bramante fatto fare allora due fenestre di trevertino nel
    palazzo del Papa, le quali erano nella sala dinanzi alla cappella, oggi
    abbellita di fabbrica in volta per Antonio da San Gallo, e di stucchi
10   mirabili per le mani di Perino del Vaga fiorentino; le quali
    fenestre da maestro Claudio e da Guglielmo furono lavorate, ancora
    che poi per il sacco spezzate per trarne i piombi per le palle degli
    archibusi: le quali erano certamente maravigliose. Oltra queste ne
    fecero per le camere papali infinite, delle quali il medesimo avvenne
15   che dell'altre due; et oggi ancora se ne vede una nella camera del
    Fuoco di Raffaello sopra torre Borgia, nelle quali sono Angeli che
    tengono l'arme di Leon X. Fecero ancora in S. Maria del Popolo
    due fenestre nella capella di dietro alla Madonna, con le storie della
    vita di lei, le quali di quel mestiero furono lodatissime. E queste ope-
20   re non meno gli acquistarono fama e nome che comodità alla vita.
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Edizione Torrentiniana
    l'eccellenza di Guglielmo, con buone promesse e danari fece sì che
    non gli fu difficile trarlo fuor de' frati, avendo egli, per le discortesie
    usategli e per le invidie che son di continuo fra loro, più voglia di par-
    tirsi che maestro Claudio bisogno di trarlo fuora. Vennero dunque a
25   Roma, e lo abito di San Domenico si mutò in quello di San Piero.
    Aveva Bramante fatto fare allora due fenestre di trevertino nel pa-
    lazzo del Papa, le quali erano nella sala dinanzi alla cappella, oggi
    abbellita di fabbrica in volta per Antonio da San Gallo, e di stucchi
    mirabili per le mani di Perino del Vaga fiorentino; le quali fenestre
30   da maestro Claudio e da Guglielmo furono lavorate, ancora che poi
    per il sacco spezzate per trarne i piombi per le palle degli archibusi:
    le quali erano certamente maravigliose. Oltra queste ne fecero per le
    camere papali infinite, delle quali il medesimo avvenne che dell'altre
    due; et oggi ancora rimastone una nella camera del Fuoco di Rafaello
35   sopra torre Borgia, nelle quali sono Angeli che tengono l'arme di Leon
    X. Fecero ancora in Santa Maria del Popolo due fenestre nella cappella
    di dietro alla Madonna, con le storie della vita di lei, le quali di quel
    mestiero furono lodatissime. E queste opere non meno gli acquistarono
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