Volume 3

Edizione Giuntina
    che tutti gl'altri operato. E così fattogli dare il premio, comandò
    agl'altri che tutti coprissero le loro pitture dei migliori az[z]urri che
    si trovassero e le toccassino d'oro, acciò che fussero simili a quelle
    di Cosimo nel colorito e nell'essere ricche. Laonde i poveri
5   pittori disperati d'avere a sodisfare alla poca intelligenza del Padre
    Santo, si diedero a guastare quanto avevano fatto di buono; onde
    Cosimo si rise di coloro che poco inanzi si erano riso del fatto suo.
    Dopo, tornatosene a Firenze con qualche soldo, attese vivendo assai
    agiatamente a lavorare al solito, avendo in sua compagnia quel Piero
10   che fu sempre chiamato Piero di Cosimo, suo discepolo; il quale
    gli aiutò lavorare a Roma nella cappella di Sisto, e vi fece oltre all'al-
    tre cose un paese, dove è dipinta la predica di Cristo, che è tenuto
    la miglior cosa che vi sia. Stette ancor seco Andrea di Cosimo, et
    attese assai alle grottesche. Essendo finalmente Cosimo vivuto anni
15   68, consumato da una lunga infirmità si morì l'anno 1484, e dalla
    Compagnia del Bernardino fu sepellito in S. Croce. Dilettossi costui
    in modo dell'alchimia che vi spese vanamente, come fanno tutti co-
    loro che v'attendono, ciò che egli aveva, intantoché vivo lo consumò,
    et allo stremo l'aveva condotto, d'agiato che egli era, poverissimo.
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Edizione Torrentiniana
20   molto meglio aver sodisfatto e lavorato che gli altri più eccellenti di
    lui non avevano fatto; e così fece dare a Cosimo il premio ordinato come
    a più valente e migliore artefice degli altri. E comandò a coloro che ac-
    conciassero d'oro le loro istorie e le coprissero d'i migliori az[z]urri, a
    ciò che elle fussero simili a quelle di Cosimo nel colorito e nella ricchezza.
25   Laonde i poveri pittori malcontenti, anzi pure disperati, per satisfare
    alla poca intelligenzia del Padre Santo si diedero a guastare tutto quel
    buono che avevano fatto. Risesi Cosimo di costoro più che essi non aveva-
    no riso di lui quando lo uc[c]ellavano del tanto oro. E tornatosene a Fio-
    renza onorato et assai bene agiato, attese a lavorare al solito suo, avendo
30   sempre in sua compagnia in tutte le cose Piero di Cosimo suo discepolo,
    che lo aiutò in Roma e per tutto. Questo Piero lavorò nella cappella di
    Sisto e vi fece molte cose, e massimamente un paese nella predica di
    Cristo che è tenuto la miglior cosa che vi sia. Stette ancora seco Andrea
    di Cosimo, che attese alle grot[t]esche.
35   Visse Cosimo anni LXVIII, e per una lunga infermità consumato
    e logoro, finalmente si morì l'anno MCCCCLXXXIIII, e dalla Compa-
    gnia del Bernardino fu sepellito in Santa Croce. Dilettossi molto de la
    alchimia, la quale vivo sempre lo consumò et in grandissime povertà lo
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