Volume 3

Edizione Giuntina
    Ma per tornare all'opere di Giovanni, cioè alle principali, perché
    troppo sarei lungo s'io volessi far menzione de' quadri e de' ritratti
    che sono per le case de' gentiluomini di Vinezia et in altri luoghi
    di quello Stato, dico che fece in Arimino al signor Sigismondo Ma-
5   latesti, in un quadro grande, una Pietà con due puttini che la reg-
    gono, la quale è oggi in S. Francesco di quella città. Fece anco fra
    gl'altri il ritratto di Bartolomeo da Liviano, capitano de' viniziani.
    Ebbe Giovanni molti discepoli, perché a tutti con amorevolezza
    insegnava; fra i quali fu già, sessanta anni sono, Iacopo da Mon-
10   tagna, che imitò molto la sua maniera, per quanto mostrano l'opere
    sue che si veggiono in Padova et in Vinezia. Ma più di tutti l'imitò
    e gli fece onore Rondinello da Ravenna, del quale si servì molto Gio-
    vanni in tutte le sue opere. Costui fece in S. Domenico di Ravenna
    una tavola, e nel Duomo un'altra che è tenuta molto bella di quella
15   maniera. Ma quella che passò tutte l'altre opere sue fu quella che fece
    nella chiesa di S. Giovanni Battista nella medesima città, dove stanno
    Frati Carmelitani, nella quale, oltre la Nostra Donna, fece nella figu-
    ra d'un S. Alberto loro frate una testa bellissima e tutta la figura lodata
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Edizione Torrentiniana
    Fece Giovanni un numero grandissimo di opere e quadri, che sono ripo-
20   sti in quelle case de' gentiluomini di Venezia; de' quali per la moltitudine
    non iscade far menzione, avendo io insegnato dove sono le cose più nota-
    bili e belle che e' facesse mai. Né ancora dirò tutto quel che di suo egli
    mandò per il dominio di Venezia, e' molti ritratti di prìncipi che egli
    fece, senza le altre cose spezzate di alcuni quadroni fatti loro, come in
25   Rimino al signor Sigismondo Malatesta un quadro d'una Pietà che
    ha due puttini che la reggono, la quale è oggi in San Francesco in
    quella città.
    Ebbe Giovanni molti discepoli, ai quali egli con grande amorevolezza
    insegnò l'arte; fra i quali fu in Padova, già 60 anni,Iacopo da Montagna,
30   che imitò molto la sua maniera, per quanto mostrano l'opere sue che
    si veggono et in Padova et in Venezia. Ma quello che più di tutti lo imitò
    e gli fece maggiore onore fu il Rondinello da Ravenna, del quale si
    servì sempre in tutte le opere sue. Costui fece in Ravenna molte opere,
    come in San Domenico una tavola, e nel Duomo un'altra, ch'è tenuta
35   molto bella per di quella maniera. E quella che passò tutte l'altre, a'
    Frati Carmelitani nella chiesa di San Giovan Batista, dove è una Nostra
    Donna con due Santi bellissimi; ma fra tutte le cose che vi sono, ci è un
    Santo Alberto loro frate, che è bellissimo nella testa e ne' panni e per
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