Volume 3

Edizione Giuntina
    morto stesso, con una Nostra Donna in un tondo lavorata molto
    bene: la cassa tiene il garbo di quella di porfido che è in Roma su
    la piazza della Ritonda. Questa sepoltura del cardinale fu posta su
    nel 1459; e tanto piacque la forma sua e l'architettura della cap-
5   pella al duca di Malfi, nipote di papa Pio Secondo, che dalle mani
    del maestro medesimo ne fece fare in Napoli un'altra per la donna
    sua, simile a questa in tutte le cose, fuori che nel morto. Di più vi
    fece una tavola di una Natività di Cristo nel presepio, con un ballo
    d'Angeli in su la capanna che cantano a bocca aperta in una maniera
10   che ben pare che dal fiato in fuori Antonio desse loro ogn'altra mo-
    venza et affetto, con tanta grazia e con tanta pulitezza che più operare
    non possono nel marmo il ferro e l'ingegno. Per il che sono state molto
    stimate le cose sue da Michelagnolo e da tutto il restante degl'artefici
    più che eccellenti. Nella Pieve d'Empoli fece di marmo un San Bastia-
15   no che è tenuto cosa bellissima; e di questo avemo un disegno di sua
    mano nel nostro libro, con tutta l'architettura e figure della cappella
    detta di San Miniato in Monte, et insieme il ritratto di lui stesso.
    Antonio finalmente si morì in Fiorenza d'età d'anni 46, lasciando un
    suo fratello architettore e scultore chiamato Bernardo, il quale in Santa
20   Croce fece di marmo la sepoltura di messer Lionardo Bruni aretino, che
    scrisse la Storia fiorentina e fu quel gran dotto che sa tutto il mondo.
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Edizione Torrentiniana
    stesso, con una Nostra Donna in un tondo lavorata molto bene: la cassa
    tiene il garbo di quella di porfido che è in Roma su la piazza della Ri-
    tonda. Questa sepoltura del cardinale fu posta su nel MCCCCLVIIII;
25   e tanto piacque la forma sua e la architettura della cappella al duca di
    Malfi, nipote di papa Pio II, che da le mani del maestro medesimo ne
    fece fare in Napoli una altra per la donna sua, simile a questa in tutte le
    cose, fuori che nel morto. Di più vi fece una tavola di una Natività di
    Cristo nel presepio, con un ballo di Angeli in su la capanna che cantano a
30   bocca aperta in una maniera che ben pare che dal fiato in fuori Antonio
    desse loro ogni altra movenzia et affetto, con tanta grazia e con tanta pu-
    litezza che più operare non possono nel marmo il ferro e lo ingegno.
    Per il che sono state molto stimate le cose sue da Michelagnolo e da
    tutto il restante degli artefici più che eccellenti. Nella Pieve di Empoli
35   fece di marmo un San Sebastiano che è tenuto cosa bellissima.
    E finalmente si morì in Fiorenza di età d'anni XLVI, lasciando un
    suo fratello architetto e scultore nominato Bernardo, che in Santa Cro-
    ce fece di marmo la sepoltura di messer Lionardo Bruni da Arezzo, che
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