Volume 3

Edizione Giuntina
    il famoso Leon Batista, il quale nato in Fiorenza della nobilissima
    famiglia degl'Alberti, della quale si è in altro luogo ragionato, attese
    non solo a cercare il mondo e misurare le antichità, ma ancora, es-
    sendo a ciò assai inclinato, molto più allo scrivere che all'operare. Fu
5   bonissimo aritmetico e geometrico; e scrisse dell'architettura dieci li-
    bri in lingua latina, publicati da lui nel 1481, et oggi si leggono tra-
    dotti in lingua fiorentina dal reverendo messer Cosimo Bartoli, pre-
    posto di San Giovanni di Firenze; scrisse della pittura tre libri, oggi
    tradotti in lingua toscana da messer Lodovico Domenichi; fece un
10   trattato de tirari e ordini di misurar altezze, i libri della vita civile,
    et alcune cose amorose in prosa et in versi; e fu il primo che tentasse
    di ridurre i versi volgari alla misura de' latini, come si vede in quella
    sua epistola:
    Questa per estrema miserabile pistola mando
15   A te che spregi miseramente noi.
    Capitando Leon Batista a Roma al tempo di Nicola Quinto, che
    aveva col suo modo di fabricare messo tutta Roma sottosopra, diven-
    ne per mezzo del Biondo da Furlì, suo amicissimo, familiare del Pa-
    pa, che prima si consigliava nelle cose d'architettura con Bernardo
20   Rossellino scultore et architetto fiorentino, come si dirà nella Vita
    d'Antonio suo fratello. Costui, avendo messo mano a rassettare il pa-
    lazzo del Papa et a fare alcune cose in Santa Maria Maggiore, come
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Edizione Torrentiniana
    per le scritture il famoso Leone Batista, il quale nato nella
    città di Fiorenza de la nobilissima famiglia degli Alberti, se bene attese
25   a far opere e cercò il mondo per misurare le antichità, nondimeno
    fu ancora molto più inclinato a lo scrivere che a lo operare. E si come
    negli scritti suoi si conosce, fu molto litterato, bonissimo aritmetico e
    geometrico; e scrisse de la architettura dieci libri in lingua latina, pub-
    blicati da lui nel MCCCCLXXXI e tradotti oggi in lingua fiorentina
30   dal reverendo messer Cosimo Bartoli, proposto di San Giovanni di
    Fiorenza; scrisse ancora de la pittura tre libri, pure latini, oggi tradot-
    ti in lingua toscana da messer Lodovico Domenichi; fece un trattato di
    tirari e di ordini da misurare altezze, i libri della vita civile, et alcuni
    altri libri amorosi in prosa et in versi; e fu il primo che tentasse ridurre i
35   versi vulgari a la misura de' latini, come si vede in quella sua epistola:
    Questa per estrema miserabile epistola mando
    A te che spregi miseramente noi.
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