Volume 3

Edizione Giuntina
    che di 26 anni ce lo rapì, non ce lo avesse tolto così per tem-
    po. Ma, o fusse l'invidia o fusse pure che le cose buone comune-
    mente non durano molto, e' si morì nel bel del fiorire; et andossene
    sì di sùbito, che e' non mancò chi dubitasse in lui di veleno assai più
5   che d'altro accidente. Dicesi che sentendo la morte sua, Filippo
    di ser Brunellesco disse: «Noi abbiamo fatto in Masaccio una gran-
    dissima perdita»; e gli dolse infinitamente, essendosi affaticato gran
    pezzo in mostrargli molti termini di prospettiva e d'architettura.
    Fu sotterrato nella medesima chiesa del Carmine l'anno 1443. E
10   se bene allora non gli fu posto sopra il sepolcro memoria alcuna per
    essere stato poco stimato vivo, non gli è però mancato doppo la mor-
    te chi lo abbia onorato di questi epitaffi:
    D'ANNIBAL CARO
    PINSI, E LA MIA PITTURA AL VER FU PARI:
15   L'ATTEGGIAI, L'AVVIVAI, LE DIEDI IL MOTO,
    LE DIEDI AFFETTO. INSEGNI IL BUONARROTO
    A TUTTI GLI ALTRI, E DA ME SOLO IMPARI.
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Edizione Torrentiniana
    la morte, che di XXVI anni ce lo rapì, non ce lo avesse tolto così per
    tempo. Ma, o fusse la invidia o fusse pure che le cose buone comunemente
20   non durano molto, e' si morì nel bel del fiorire; et andossene sì di sùbito,
    che e' non mancò chi dubitasse in lui di veleno assai più che di altro ac-
    cidente. Dicesi che sentendo la morte sua, Filippo di ser Brunellesco
    disse: «Noi abbiamo fatto in Masaccio una grandissima perdita»; e gli
    dolse infinitamente, essendosi affaticato gran pezzo in mostrargli molti
25   termini di prospettiva e di architettura.
    Fu sepolto nella medesima chiesa del Carmino l'anno MCCCCXLIII.
    E se bene allora non gli fu posto sepolcro alcuno per essere stato poco
    stimato vivo, non gli è però mancato dopo la morte chi lo abbia onorato
    di questi epitaffi:
30   MASACCIO NEL CARMINE
    S'ALCUN CERCASSE IL MARMO O 'L NOME MIO,
    LA CHIESA è IL MARMO, UNA CAPPELLA è IL NOME.
    MORII, CHé NATURA EBBE INVIDIA, COME
    L'ARTE DEL MIO PENNELLO UOPO E DESIO.
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