Volume 2

Edizione Giuntina
    di lui maggiore, come ne dimostra Dante nella sua Comedia, dove,
    alludendo nell'undecimo canto del Purgatorio alla stessa inscrizzione
    della sepoltura, disse:
    Credette Cimabue nella pittura
5   tener lo campo, et ora ha Giotto il grido,
    sì che la fama di colui oscura.
    Nella dichiarazione de' quali versi, un comentatore di Dante, il
    quale scrisse nel tempo che Giotto vivea e dieci o dodici anni dopo la
    morte d'esso Dante, cioè intorno agl'anni di Cristo milletrecento-
10   trentaquattro, dice, parlando di Cimabue, queste proprie parole pre-
    cisamente: «Fu Cimabue di Firenze pintore nel tempo di l'autore,
    molto nobile di più che omo sapesse, e con questo fue sì arogante
    e sì disdegnoso, che si per alcuno li fusse a sua opera posto alcun
    fallo o difetto, o elli da sé l'avessi veduto (che, come accade molte
15   volte, l'artefice pecca per difetto della materia in che adopra o per
    mancamento ch'è nello strumento con ch'e' lavora), immantenente
    quell'opera disertava, fussi cara quanto volesse. Fu et è Giotto intra
    li dipintori il più sommo della medesima città di Firenze, e le sue
    opere il testimoniano a Roma, a Napoli, a Vignone, a Firenze, a Pa-
20   dova et in molte parti del mondo, etc. )» - Il qual comento è oggi ap-
    presso il molto reverendo don Vincenzio Borghini, priore degl'In-
    nocenti, uomo non solo per nobiltà, bontà e dottrina chiaris-
    simo, ma anco così amatore et intendente di tutte l'arti migliori che
    ha meritato esser giudiziosamente eletto dal signor duca Cosimo in
25   Suo luogotenente nella nostra Accademia del Disegno.
    Ma per tornare a Cimabue, oscurò Giotto veramente la fama di lui
    non altrimenti che un lume grande faccia lo splendore d'un molto
    minore; perciò che, se bene fu Cimabue quasi prima cagione della
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Edizione Torrentiniana
    Dante Alighieri nella Comedia sua, alludendo nello XI canto del Purga-
30   torio a la stessa inscrizzione della sepoltura e dicendo:
    Credette Cimabue nella pittura
    tener lo campo, et ora ha Giotto il grido,
    sì che la fama di colui oscura.
    Cimabue dunque fra tante tenebre fu prima luce della pittura, e non
35   solo nel lineamento delle figure ma nel colorito di quelle ancora, mostran-
    do per la novità di tale esercizio sé chiaro e celebratissimo. Costui destò
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