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MORTO DA FELTRO. |
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PITTORE |
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Coloro che sono per natura di cervello capriccioso e fantastico sempre |
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nuove cose ghiribizzano e cercano investigare, e coi pensieri strani e |
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diversi dagli altri fanno l'opere loro piene e abondanti di novità, che |
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spesso per il nuovo capriccio da loro trovato sono cagione agli altri di |
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seguitargli; i quali di qualche novità più, se possono, cercano di passargli, |
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di maniera che sono ammirati, e di grandissima lode nell'opre loro per |
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ogni lingua vengono esaltati. Questo si vide nel Morto pittore da Feltro, |
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il quale molto fu astratto nella vita come era nel cervello e nelle novità |
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della maniera nelle grottesche ch'egli faceva, le quali furono cagione di |
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farlo molto stimare. Condussesi Morto a Roma nella sua giovanezza |
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in quel tempo che il Pinturicchio per Alessandro VI dipinse le camere |
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papali, et in Castel Sant'Angelo molte altre logge e stanze da basso |
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nel torrione, e sopra in altre camere. Per che egli, che era maninconica |
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persona, di continuo alle anticaglie studiava, dove spartimenti di volte |
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et ordini di facce alla grottesca vedendo e piacendogli, quelle sempre |
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studiò; e sì i modi del girar le foglie anticamente prese, che di quella |
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professione a nessuno era al suo tempo secondo. Per il che non restò di |
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vedere sotto terra ciò che poté in Roma di grotte antiche et infinitissime |