Volume 4

Edizione Giuntina
   
VITA DI MORTO DA FELTRO
   
PITTORE
   
E DI ANDREA DI COSIMO FELTRINI.
    Morto, pittore da Feltro, il quale fu astratto nella vita come era nel cer-
5   vello e nelle novità [della maniera] nelle grottesche ch'egli faceva, le
    quali furono cagione di farlo molto stimare, si condusse a Roma nella
    sua giovanezza in quel tempo che il Pinturicchio per Alessandro VI di-
    pigneva le camere papali, et in Castel Sant'Angelo le logge e stanze
    da basso nel torrione, e sopra altre camere. Per che egli, che era ma-
10   ninconica persona, di continuo alle anticaglie studiava, dove sparti-
    menti di volte et ordini di facce alla grottesca vedendo e piacendogli,
    quelle sempre studiò; e sì i modi del girar le foglie all'antica prese,
    che di quella professione a nessuno fu al suo tempo secondo.
    Per il che non restò di vedere sotto terra ciò che poté in Roma di
15   grotte antiche et infinitissime volte. Stette a Tivoli molti mesi nella
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Edizione Torrentiniana
   
MORTO DA FELTRO.
   
PITTORE
    Coloro che sono per natura di cervello capriccioso e fantastico sempre
    nuove cose ghiribizzano e cercano investigare, e coi pensieri strani e
20   diversi dagli altri fanno l'opere loro piene e abondanti di novità, che
    spesso per il nuovo capriccio da loro trovato sono cagione agli altri di
    seguitargli; i quali di qualche novità più, se possono, cercano di passargli,
    di maniera che sono ammirati, e di grandissima lode nell'opre loro per
    ogni lingua vengono esaltati. Questo si vide nel Morto pittore da Feltro,
25   il quale molto fu astratto nella vita come era nel cervello e nelle novità
    della maniera nelle grottesche ch'egli faceva, le quali furono cagione di
    farlo molto stimare. Condussesi Morto a Roma nella sua giovanezza
    in quel tempo che il Pinturicchio per Alessandro VI dipinse le camere
    papali, et in Castel Sant'Angelo molte altre logge e stanze da basso
30   nel torrione, e sopra in altre camere. Per che egli, che era maninconica
    persona, di continuo alle anticaglie studiava, dove spartimenti di volte
    et ordini di facce alla grottesca vedendo e piacendogli, quelle sempre
    studiò; e sì i modi del girar le foglie anticamente prese, che di quella
    professione a nessuno era al suo tempo secondo. Per il che non restò di
35   vedere sotto terra ciò che poté in Roma di grotte antiche et infinitissime
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