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Fu Timoteo gagliardo disegnatore, ma molto più dolce e vago |
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coloritore, in tanto che non potrebbono essere le sue opere più puli- |
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tamente né con più diligenza lavorate. Fu allegro uomo e di natura |
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gioconda e festevole, dèstro della persona, e nei motti e ragionamenti |
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arguto e facetissimo. Si dilettò sonare d'ogni sorte strumento, ma |
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particolarmente di lira, in su la quale cantava all'improviso con |
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grazia straordinaria. Morì l'anno di nostra salute MDXXIIII e della |
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sua vita cinquantaquattresimo, lasciando la patria ricca del suo nome |
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e delle sue virtù quanto dolente della sua perdita. Lasciò in Urbino |
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alcune opere imperfette, le quali essendo poi state finite da altri, |
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mostrano col paragone quanto fusse il valore e la virtù di Timoteo; |
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di mano del quale sono alcuni disegni nel nostro libro, i quali ho |
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avuto dal molto virtuoso e gentile messer Giovan Maria suo figliuolo, |
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molto belli e certamente lodevoli, cioè uno schizzo del ritratto del |
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magnifico Giuliano de' Medici in penna, il quale fece Timoteo men- |
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tre che esso Giuliano si riparava nella corte d'Urbino in quella |
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famosissima Accademia, et un Noli me tangere, et un Giovanni |
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Evangelista che dorme mentre che Cristo òra nell'orto, tutti bel- |
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lissimi. |