Volume 3

Edizione Giuntina
    solamente, perché sopragiunto da febre crudelissima e da quella stret-
    tezza di gola che volgarmente si chiama sprimanzia, in pochi giorni
    si morì di 45 anni. Onde essendo sempre stato cortese, affabile e
    gentile fu pianto da tutti coloro che l'avevano conosciuto, e parti-
5   colarmente dalla gioventù di questa sua nobile città, che nelle feste
    publiche, mascherate et altri spettacoli si servì sempre con molta
    sodisfazione dell'ingegno et invenzione di Filippo, che in così fatte
    cose non ha avuto pari. Anzi fu tale in tutte le sue azzioni, che
    ricoperse la macchia, qualunche ella si sia, lasciatagli dal padre: la
10   ricoprì, dico, non pure con l'eccellenza della sua arte, nella quale
    non fu ne' suoi tempi inferiore a nessuno, ma con vivere modesto e
    civile, e sopra tutto con l'esser cortese et amorevole; la qual virtù,
    quanto abbia forza e potere in conciliarsi gl'animi universalmente
    di tutte le persone, coloro il sanno solamente che l'ànno provato e
15   provano. Ebbe Filippo dai figliuoli suoi sepoltura in S. Michele Bisdo-
    mini a dì 13 d'aprile MDV; e mentre si portava a sepellire si serra-
    rono tutte le botteghe nella via de' Servi, come nell'essequie de'
    prìncipi uomini si suol fare alcuna volta.
    Furono discepoli di Filippo, ma non lo pareggiarono a gran pez-
20   zo Raffaellino del Garbo che fece, come si dirà al luogo suo, molte
    cose, se bene non confermò l'openione e speranza che di lui si ebbe
    vivendo Filippo et essendo esso Raffaellino ancor giovanetto: e però
    non sempre sono i frutti simili ai fiori che si veggiono nella primavera.
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Edizione Torrentiniana
    Deposto di croce, e finì le figure dal mez[z]o in su che depongono Cristo;
25   ma sopragiugnendoli un crudelissimo male di febbre, non fu rimedio che
    la morte acerbissima nell'età di XLV anni con una fiera strettezza di
    gola - da' vulgari detta spramanzia - alla patria sua non lo togliesse.
    Onde essendo egli stato sempre domestico, affabile, liberale e gentile, fu
    pianto da tutti quegli che lo avevano conosciuto, e molto più da' citta-
30   dini che si servivano di lui nelle mascherate, i quali solevano dire di
    non aver mai visto cosa che più aggradasse loro che le invenzioni di Fi-
    lippo.
    Restò la fama di questo gentil maestro talmente nei cuori di quegli che
    l'avevano praticato, ch'e' meritò coprire con la grazia della sua virtù
35   l'infamia della natività sua, e sempre visse in grandezza et in riputa-
    zione. Et in Fiorenza nella chiesa di S. Michele Bisdomini gli fu da' suoi
    figliuoli dato onorato sepolcro, et il giorno XIII di aprile MDV mentre
    si portava a sepellire si serrarono tutte le botteghe nella via de' Servi,
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