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LEON BATISTA ALBERTI. |
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ARCHITETTO FIORENTINO. |
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Grandissima comoditade arrecano le lettere universalmente a tutti colo- |
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ro che di quelle piglian diletto, ma molto maggiore la apportano elle |
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senza alcuna comparazione agli scultori, a' pittori et agli architetti, |
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abbellendo et assottigliando come elle fanno le invenzioni che natural- |
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mente nascono in quelli. Il che è veramente la più utile e la più necessaria |
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cosa che advenir possa agli ingegni miracolosi di questi artefici, oltra che |
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il giudizio non può essere molto perfetto in una persona, la quale - abbia |
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pur naturale a suo modo - sia privata de lo accidentale, cioè de la compa- |
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gnia delle buone lettere. Perché, chi non sa che nel situare gli edifizii |
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bisogna filosoficamente schifare la gravezza de' venti pestiferi, la insalu- |
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brità della aria, i puzzi, i vapori delle acque crude e non salutifere? Chi |
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non conosce che e' bisogna con matura considerazione sapere o fug[g]ire o |
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apprendere per se solo ciò che si cerca mettere in opra, senza avere a rac- |
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comandarsi alla mercé della altrui teorica, la quale separata da la |
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pratica il più delle volte giova assai poco? Ma quando elle si abbattono |
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per avventura a essere insieme, non è cosa che più si convenga alla |
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vita nostra, sì perché l'arte col mez[z]o della scienzia diventa molto più |