Volume 2

Edizione Giuntina
   
VITA DI SIMONE SANESE
   
PITTORE.
    Felici veramente si possono dire quegl'uomini che sono dalla natura
    inclinati a quell'arti che possono recar loro non pure onore e utile
5   grandissimo, ma, che è più, fama e nome quasi perpetuo. Più felici
    poi sono coloro che si portano dalle fasce, oltre a cotale inclinazione,
    gentilezza e costumi cittadineschi, che gli rendono a tutti gl'uomini
    gratissimi. Ma più felici di tutti finalmente (parlando degl'artefici)
    sono quelli che oltre all'avere da natura inclinazione al buono e dalla
10   medesima e dalla educazione costumi nobili, vivono al tempo di
    qualche famoso scrittore, da cui, per un piccolo ritratto o altra così
    fatta cortesia delle cose dell'arte, si riporta premio alcuna volta me-
    diante gli loro scritti d'eterno onore e nome. La qual cosa si deve,
    fra coloro che attendono alle cose del disegno, particolarmente desi-
15   derare e cercare dagl'eccellenti pittori, poiché l'opere loro, essendo
    in superficie e in campo di colore, non possono avere quell'eternità
    che dànno i getti di bronzo e le cose di marmo allo scultore o le fa-
    briche agl'architetti.
    Fu dunque quella di Simone grandissima ventura vivere al tempo
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Edizione Torrentiniana
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SIMON SANESE
   
PITTORE.
    Felicissimi si possono dir gli artefici che oltra l'eccellenza dell'arte loro
    sono il più delle volte accompagnati dalla natura di gentilezza e di bonis-
    simi costumi. Ma più felici ancora si possono chiamare quando, nascendo
25   al tempo di qualche dotto o raro poeta, gli diventano amici, perché oltra
    il dolce e virtuoso trattenimento della pratica loro, nel fargli un picciol ri-
    tratto od altra qualsivoglia cosa dell'arte spesso poi ne ritraggono scritti
    del loro purgato et eterno inchiostro in lode delle eccellenti pitture loro,
    le quali divengono eterne dove erano prima mortali. Laonde finché dura-
30   no gli scritti loro, essi medesimamente in venerazione e in pregio si conser-
    vano, perché le pitture, che sono in superficie et in campo di colore, non
    possono avere quella eternità che dànno i getti di bronzo e le cose di mar-
    mo allo scultore: le quali, ancora che tacciano, recano, per la loro eccel-
    lenza, e maraviglia e stupore ad ogni persona intelligente in tale arte.
35   Fu adunche quella di Simone grandissima ventura, oltra la sua virtù,
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