|
|
BUONAMICO BUFFALMACCO |
|
|
PITTOR FIORENTINO. |
|
|
Non fece mai la natura un burlevole e con qualche grazia garbato, |
|
|
ch'ancora non fosse a caso e da straccurataggine accompagnato nel vi- |
20 |
|
ver suo. E nientedimeno si truovano alle volte costoro sì diligenti, per |
|
|
la dolcezza dell'amicizia, nelle comodità di coloro che amano, che per |
|
|
fare i fatti loro il più delle volte dimenticano se medesimi. Onde, se co- |
|
|
storo usassero la astuzia ch'è lor data dal cielo, si leverebbono dattorno |
|
|
quella necessità che nasce nelle vecchiezze loro e negli infortunî ove si |
25 |
|
veggono incorrere il più delle volte, e serbandosi il capitale di qualcosa |
|
|
delle fatica della giovanezza, diventerebbe loro comodità utilissima e ne- |
|
|
cessaria in quel tempo proprio ove sono tutte le miserie e tutte le incomo- |
|
|
dità: e certamente chi ciò fa, s'assicura benissimo per la vecchiaia e vive |
|
|
con minor sospetto e con maggior contentezza. |
30 |
|
Questo non seppe fare Buonamico detto Buffalmacco pittor fiorentino, |
|
|
celebrato dalla lingua di messer Giovanni Boccaccio nel suo Decame- |
|
|
rone. Fu costui, come si sa, carissimo compagno di Bruno e di Calan- |
|
|
drino pittori, e dotato nella pittura di buon giudicio. Lavorò nelle Monache |