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LETTERA DI MESSER GIOVAMBATISTA |
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DI MESSER MARCELLO ADRIANI A |
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MESSER GIORGIO VASARI |
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NELLA QUALE BREVEMENTE SI RACCONTA I NOMI E L'OPERE |
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DE' PIù ECCELLENTI ARTEFICI ANTICHI IN PITTURA, IN BRONZO |
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ET IN MARMO, QUI AGGIUNTA ACCIò NON CI SI DESIDERI COSA |
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ALCUNA DI QUELLE CHE APPARTENGHINO ALLA INTERA NOTIZIA |
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E GLORIA DI QUESTE NOBILISSIME ARTI. |
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Io sono stato in dubbio, messer Giorgio carissimo, se quello di che |
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Voi et il molto reverendo don Vincenzo Borghini mi avete più volte |
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ricerco si devea metter in opera o no, cioè il raccorre e brevemente |
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raccontare coloro che nella pittura e nella scultura et in arti simiglian- |
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ti negli antichi tempi furono celebrati - de' quali il numero è gran- |
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dissimo - e a che tempo essi fecero fiorire l'arti loro, e delle opere di |
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quelli le più onorate e le più famose: cosa che, s'io non m'inganno, |
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ha in sé del piacevole assai, ma che più si converrebbe a coloro i quali |
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in cotali arti fussero esercitati o come pratichi ne potessero più pro- |
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priamente ragionare. Imperò chè egli è forza che nel dettare una così |
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fatta cosa occorra bene spesso parlare di cosa che altri non sa così a |
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pieno, avendo massimamente ciascuna arte cose e vocaboli speziali, |
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i quali non si sanno e non s'intendano così apunto se non da coloro i |
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quali sono in esse ammaestrati. Né solo questa dubitanza ma molte |
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delle altre mi si facevano incontro, le quali tutte si sforzavano di le- |
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varmi da cotale impresa; alle quali ho messo incontro primieramente |
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l'amore che io meritamente Vi porto, il quale mi costringe a far que- |
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sto et ogni altra cosa che Vi sia in piacere, e dipoi quello di Voi stesso |
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inverso di me, il quale basterebbe solo a vincere questa et ogn'altra |
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difficultà - avisando che, amandomi Voi come Voi fate, non mi areste |
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ricerco di cosa che mi fosse disdicevole -, tale che, confidato nella |
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affezione e giudizio Vostro, mi sono miso a questa opera, la quale non |
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sarà però né molto lunga né molto faticosa, dovendosi per lo più rac- |
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contare, e brevemente, cose dette da altri, che altramente non si po- |
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teva fare trattandosi di quello che in tutto è fuori della memoria de' |
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vivi e che già tanti secoli sono è trappassato. |
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Duolmi bene che dovendosi ciò, come io mi aviso, aggiugnere al Vo- |
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stro così bello, così vario, così copioso e d'ogni parte compiuto |
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libro, non sia tale che e' gli possa arrecare alcuna orrevolezza. Ma mi |
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gioverà pure che, postogli a lato, mostrerà meglio la bellezza di lui, |