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CapitoloXXXIII |
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Del niello e come per quello abbiamo le stampe di rame; e come |
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s'intaglino gl'argenti per fare gli smalti di basso rilievo e simil- |
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mente si ceselino le grosserie. |
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Il niello, il quale non è altro che un disegno tratteggiato e dipinto |
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su lo argento come si dipigne e tratteggia sottilmente con la penna, |
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fu trovato dagli orefici fino al tempo degli antichi, essendosi veduti |
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cavi co' ferri ripieni di mistura negli ori et argenti loro. Questo si |
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disegna con lo stile su lo argento che sia piano e s'intaglia col bulino, |
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che è un ferro quadro tagliato a unghia da l'uno degli angoli a l'altro |
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per isbieco, che così calando verso uno de' canti lo fa più acuto e ta- |
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gliente da' due lati e la punta di esso scorre e sottilissimamente in- |
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taglia. Con questo si fanno tutte le cose che sono intagliate ne' me- |
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talli per riempierle o per lasciarle vòte, secondo la volontà dell'arte- |
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fice. Quando hanno dunque intagliato e finito col bulino, pigliano |
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argento e piombo e fanno di esso al fuoco una cosa che incorporata |
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insieme è nera di colore e frangibile molto e sottilissima a scorrere. |
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Questa si pesta e si pone sopra la piastra dell'argento dov'è l'intaglio, |