Volume 6

Edizione Giuntina
    costretti a ritornare, partorendo il viluppo degl'uomini e delle
    bufole e de' cavalli, et i lampi e gli strepiti et i fracassi, strano e nuo-
    vo et incomparabile diletto e piacere. Con che e con il quale spettaco-
    lo fu finalmente posto al lietissimo e festevolissimo Carnovale splen-
5   dido, benché per avventura a molti noioso, fine.
    Ne' primi e santi giorni poi della seguente Quaresima, pensando
    di soddisfare alla religiosissima Sposa, ma con soddisfazione certo
    grandissima di tutto 'l popolo, che, essendone stato per molt'anni pri-
    vo et essendosi parte di quei sottilissimi instrumenti smarriti, temeva
10   che mai più riassumere non si dovessero, fu fatta la tanto famosa e
    tanto ne' vecchi tempi celebrata festa di S. Felice, così detta dalla
    chiesa ove prima ordinar si soleva. Ma questa volta, oltre a quella che
    i proprii eccellentissimi Signori aver ne volsero, con cura e spesa
    di quattro principali e molto ingegnosi gentiluomini della città, in
15   quella di Santo Spirito, come luogo più capace e più bello, rappresen-
    tata, con ordine et apparato grandissimo e con tutti i vecchi instru-
    menti e con non pochi di nuovo aggiunti; in cui, oltre a molti Profeti
    e Sibille, che con quel semplice et antico modo cantando, predicevano
    l'avvenimento di Nostro Signore Iesù Cristo, notabile anzi pure, per
20   essere in quei roz[z]i secoli ordinato, meraviglioso e stupendo et in-
    comparabile fu il Paradiso, che in un momento aprendosi, pieno di
    tutte le gerarchie degl'Angeli e de' Santi e delle Sante, e co' varii
    moti le diverse sue sfere accennando, si vide quasi in terra mandare il
    divino Gabbriello pieno d'infiniti splendori in mez[z]o ad otto altri
25   Angeletti ad annunziare la Vergine gloriosa, che tutta umile e devota
    sembrava nella sua camera dimorarsi, calandosi tutti e risalendo poi
    con singolar meraviglia di ciascuno dalla più alta parte della cupola
    di quella chiesa, ove il prescritto Paradiso era figurato, fino al palco
    della camera della Vergine, che non però molto spazio sopra il terreno
30   si alzava, con tanta sicurtà e con sì belli e sì facili e sì ingegnosi modi,
    che a pena parse che umano ingegno potesse tant'oltre trapassare.
    Con la quale le feste, tutte dagl'eccellentissimi Signori per le realis-
    sime noz[z]e apparecchiate, ebbero non pure splendido e famoso, ma,
    come bene et a veri e cristiani principi si conveniva, religioso e devoto
35   compimento.
    Sarebbonci da dire ancora molte cose d'un nobilissimo spettacolo
    rappresentato dal liberalissimo signor Paulo Giordano Orsino, duca
    di Bracciano, in un grande e molto eroico teatro, tutto nell'aria so-
    speso, da lui con real animo e con spesa incredibile in questi giorni di
40   legnami fabbricato, ove, con ricchissime invenzioni de' cavalieri mantenitori,
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