Volume 6

Edizione Giuntina
   
DI DIVERSI.
    Vive anco in Roma, e certo è molto eccellente nella sua professione,
    Girolamo Siciolante da Sermoneta, del quale, se bene si è detto al-
    cuna cosa nella Vita di Perino del Vaga, di cui fu discepolo e l'aiutò
5   nell'opere di Castel Sant'Agnolo e molte altre, non sia però se non
    bene dirne anco qui quanto la sua molta virtù merita veramente.
    Fra le prime opere adunque che costui fece da sé fu una tavola, al-
    ta dodici palmi, che egli fece a olio di venti anni, la quale è oggi nella
    Badia di Santo Stefano, vicino alla terra di Sermoneta, sua patria;
10   nella quale sono, quanto il vivo, San Pietro, Santo Stefano e San Gio-
    vanni Batista, con certi putti. Dopo la quale tavola, che molto fu lo-
    data, fece nella chiesa di Santo Apostolo di Roma, in una tavola a olio,
    Cristo morto, la Nostra Donna, San Giovanni e la Madalena con altre
    figure condotte con diligenza. Nella Pace condusse poi, alla cappella
15   di marmo che fece fare il cardinale Cesis, tutta la volta lavorata di
    stucchi in un partimento di quattro quadri, facendovi il Nascere di
    Gesù Cristo, l'Adorazione de' Magi, il Fuggire in Egitto e l'Uccisione
    de' fanciulli Innocenti: che tutto fu opera molto laudabile e fatta con
    invenzione, giudizio e diligenza. Nella medesima chiesa fece, non
20   molto dopo, il medesimo Girolamo, in una tavola alta quindici palmi,
    appresso all'altare maggiore, la Natività di Gesù Cristo, che fu bel-
    lissima. E dopo, per la sagrestia della chiesa di Santo Spirito di Roma,
    in un'altra tavola a olio, la venuta dello Spirito Santo sopra gl'Apo-
    stoli, che è molto graziosa opera. Similmente nella chiesa Santa Maria
25   de Anima, chiesa della nazione tedesca, dipinse a fresco tutta la cap-
    pella de' Fuccheri, dove Giulio Romano già fece la tavola con istorie
    grandi della vita di Nostra Donna. Et in San Iacopo degli
    Spagnuoli, all'altare maggiore, fece in una gran tavola un bellissimo
    Crucifisso, con alcuni Angeli attorno, la Nostra Donna, San Giovan-
30   ni; et oltre ciò due gran quadri che la mettono in mezzo, con una
    figura per quadro alta nove palmi, cioè San Iacopo Apostolo e Santo
    Alfonso vescovo: nei quali quadri si vede che mise molto studio e di-
    ligenza. A piazza Giudea, nella chiesa di San Tommaso, ha dipinto
    tutta una cappella a fresco, che risponde nella corte di casa Cenci,
35   facendovi la Natività della Madonna, l'essere annunziata dall'Angelo,
    et il partorire il Salvatore Gesù Cristo. Al cardinal Capodiferro ha
    dipinto nel suo palazzo un salotto molto bello de' fatti degl'antichi
    Romani. Et in Bologna fece già nella chiesa di San Martino la tavola
    dell'altare maggiore, che fu molto comendata. Al signor Pierluigi
40   Farnese, duca di Parma e Piacenza, il quale servì alcun tempo, fece
    molte opere, et in particolare un quadro che è in Piacenza, fatto per
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