Volume 6

Edizione Giuntina
    Ha fatto il medesimo altre strade fuori di Genova, e tra l'altre quel-
    la che si parte da Ponte Decimo per andare in Lombardia. Ha restau-
    rato le mura della città verso il mare e la fabrica del Duomo, facendo-
    gli la tribuna e la cupola. Ha fatto anco molte fabriche private, il
5   palazzo in villa di messer Luca Iustiniano, quello del signor Ottaviano
    Grimaldi, i palazzi di due Dogi, uno al signor Batista Grimaldi, et
    altri molti, de' quali non accade ragionare. Già non tacerò che ha fat-
    to il lago et isola del signor Adamo Centurioni, copiosissimo d'acque e
    fontane, fatte in diversi modi belli e capricciosi; la fonte del capitan
10   Larcaro, vicina alla città, che è cosa notabilissima. Ma sopra tutte le
    diverse maniere di fonti che ha fatte a molti, è bellissimo il bagno che
    ha fatto in casa del signor Giovan Batista Grimaldi in Bisagno. Que-
    sto, ch'è di forma tondo, ha nel mezzo un laghetto, nel quale si pos-
    sono bagnare comodamente otto o dieci persone; il quale laghetto ha
15   l'acqua calda da 4 teste di Mostri marini, che pare che escano del lago,
    e la fredda da altre tante Rane, che sono sopra le dette teste de' Mo-
    stri. Gira intorno al detto lago, a cui si scende per tre gradi in cerchio,
    uno spazio quanto a due persone può bastare a passeggiare commo-
    damente. Il muro di tutto il circuito è partito in otto spazii: in quattro
20   sono quattro gran nicchie, ciascuna delle quali riceve un vaso tondo,
    che alzandosi poco da terra, mezzo entra nella nicchia e mezzo resta
    fuora, et in mezzo di ciascun d'essi può bagnarsi un uomo, venendo
    l'acqua fredda e calda da un mascherone che la getta per le corna e la
    ripiglia quando bisogna per bocca. In una dell'altre 4 parti è la porta, e
25   nell'altre tre sono finestre e luoghi da sedere; e tutte l'otto parti sono
    divise da termini che reggono la cornice, dove posa la volta ritonda di
    tutto il bagno. Di mezzo alla qual volta pende una gran palla di vetro
    cristallino, nella quale è dipinta la sfera del cielo, e dentro essa il glo-
    bo della terra; e da questa in alcune parti, quando altri usa il bagno
30   di notte, viene chiarissimo lume, che rende il luogo luminoso come
    fusse di mez[z]o giorno. Lascio di dire il comodo dell'antibagno, lo
    spogliatoio, il bagnetto, quali son pieni di istucchi, e le pitture ch'a-
    dornano il luogo, per non esser più lungo di quello che bisogni: basta
    che non son punto disformi a tant'opera. In Milano, con ordine del
35   medesimo Galeazzo, s'è fatto il palazzo del signor Tommaso Marini,
    duca di Terranuova, e per avventura la facciata della fabrica che si fa
    ora di S. Celso, l'auditorio del Cambio in forma ritonda, la già comin-
    ciata chiesa di S. Vittore, et altri molti edifizî. Ha mandato l'istesso,
    dove non è potuto egli esser in persona, disegni per tutta Italia, e fuo-
40   ri, di molti edifizii, palazzi e tempii, de' quali non dirò altro, questo
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