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ella va bene affatto; rimanti con Dio». Quando il povero Iacone sentì |
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a un tratto tante cose, perdé ogni invenzione, e si rimase senza dir |
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altro tutto stordito, quasi considerando la sua miseria, e che le più |
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volte rimane l'ingannatore a piè dell'ingannato. Finalmente essendo |
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stato Iacone da una infermità mal condotto, essendo povero, senza |
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governo e rattrappato delle gambe senza potere aiutarsi, si morì di |
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stento in una sua casipola che aveva in una piccola strada overo chias- |
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so, detto Codarimessa, l'anno 1553. |
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Francesco d'Ubertino, detto Bacchiacca, fu diligente dipintore, et |
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ancorché fusse amico di Iacone, visse sempre assai costumatamente |
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e da uomo da bene. Fu similmente amico d'Andrea del Sarto e da |
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lui molto aiutato e favorito nelle cose dell'arte. Fu, dico, Francesco |
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diligente pittore, e particolarmente in fare figure piccole, le quali |
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conduceva perfette e con molta pacienza, come si vede in S. Lorenzo |
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di Fiorenza in una predella della storia de' Martiri, sotto la tavola di |
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Giovan Antonio Sogliani, e nella cappella del Crucifisso, in un'altra |
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predella molto ben fatta. Nella camera di Pier Francesco Borgherini, |
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della quale si è già tante volte fatto menzione, fece il Bacchiacca in |
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compagnia degl'altri molte figurine ne' cassoni e nelle spalliere, che |
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alla maniera sono conosciute come differenti dall'altre. Similmente |
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nella già detta anticamera di Giovan Maria Benintendi fece due qua- |
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dri molto belli di figure piccole, in uno de' quali, che è il più bello e |
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più copioso di figure, è il Battista che battezza Gesù Cristo nel Gior- |
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dano. Ne fece anco molti altri per diversi, che furono mandati in |
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Francia et in Inghilterra. Finalmente il Bacchiacca andato al servizio |
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del duca Cosimo, perché era ottimo pittore in ritrarre tutte le sorti |
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d'animali, fece a Sua Eccell[enza] uno scrittoio tutto pieno d'uccelli |
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di diversi maniere e d'erbe rare, che tutto condusse a olio divina- |
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mente. Fece poi di figure piccole i cartoni di tutti i mesi dell'anno, |
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che furono infinite, messe in opera di bellissimi panni d'arazzo di |
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seta e d'oro, con tanta industria e diligenza che in quel ge- |
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nere non si può veder meglio, da Marco di maestro Giovanni Rosto |
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fiamingo. Dopo le quali opere condusse il Bacchiacca a fresco la |
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grotta d'una fontana d'acqua che è a Pitti, et in ultimo fece i disegni |
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per un letto che fu fatto di ricami, tutto pieno di storie e di figure |
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piccole, che fu la più ricca cosa di letto che di simile opera possa |
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vedersi, essendo stati condotti i ricami pieni di perle e d'altre cose |
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di pregio da Antonio Bacchiacca fratello di Francesco, il quale è ot- |
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timo ricamatore. E perché Francesco morì avanti che fusse finito il |
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detto letto, che ha servito per le felicissime nozze dell'illustrissimo |