Volume 5

Edizione Giuntina
    di drapelloni, i quali poi rimanevano alla chiesa per memoria del de-
    funto e della famiglia. Quando dunque morì Cosimo Rucellai il vec-
    chio, Bernardo e Palla suoi figliuoli pensarono, per far cosa nuova, di
    non far drapelloni, ma in quel cambio una bandiera quadra, di quat-
5   tro braccia larga e cinque alta, con alcuni drapelloni ai piedi con
    l'arme de' Rucellai. Dando essi addunque a fare quest'opera a Giu-
    liano, egli fece nel corpo di detta bandiera 4 figuroni grandi, molto
    ben fatti, cioè San Cosimo e Damiano, e San Piero e San Paulo; le
    quali furono pitture veramente bellissime e fatte con più diligenza che
10   mai fusse stata fatta altra opera in drappo. Queste et altre opere di
    Giuliano avendo veduto Mariotto Albertinelli, e conosciuto quanto
    fusse diligente in osservare i disegni che se gli mettevano innanzi
    senza uscirne un pelo, in que' giorni che si dispose abbandonare l'ar-
    te, gli lasciò a finire una tavola, che già fra' Bartolomeo di S. Marco,
15   suo compagno et amico, avea lasciata solamente disegnata et aom-
    brata con l'acquerello in sul gesso della tavola, sì come era di suo
    costume. Giuliano addunque messovi mano, con estrema diligenza e
    fatica condusse quest'opera, la quale fu allora posta nella chiesa di
    San Gallo fuor della Porta: la quale chiesa e convento fu poi rovinato
20   per l'assedio, e la tavola portata dentro e posta nello spedal de' Preti
    in via di San Gallo; di lì poi nel convento di San Marco, et ultima-
    mente in San Iacopo tra' Fossi al canto agl'Alberti, dove al presente
    è collocata all'altare maggiore. In questa tavola è Cristo morto, la
    Madalena che gl'abbraccia i piedi, e San Giovanni Evangelista che
25   gli tiene la testa e lo sostiene sopra un ginocchio; èvvi similmente
    San Piero che piagne, e San Paulo che aprendo le braccia contempla
    il suo Signore morto. E per vero dire, condusse Giuliano questa ta-
    vola con tanto amore e con tanta avvertenza e giudizio, che
    come ne fu allora, così ne sarà sempre e a ragione sommamente lo-
30   dato. E dopo questa finì a Cristofano Rinieri il Rapimento di Dina in
    un quadro, stato lasciato similmente imperfetto dal detto fra' Barto-
    lomeo; al quale quadro ne fece un altro simile, che fu mandato in
    Francia. Non molto dopo, essendo tirato a Bologna da certi amici
    suoi, fece alcuni ritratti di naturale; et in San Francesco dentro al
35   coro nuovo, in una capella, una tavola a olio, dentrovi la Nostra
    Donna e due Santi, che fu allora tenuta in Bologna, per non esservi
    molti maestri, buona e lodevole opera. E dopo, tornato a Fiorenza,
    fece per non so chi cinque quadri della vita di Nostra Donna, i quali
    sono oggi in casa di maestro Andrea Pasquali, medico di Sua Eccel-
40   lenza et uomo singolarissimo.
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