Volume 5

Edizione Giuntina
    volendo congelare Mercurio, lo mettono in un correggiuolo legato,
    e facendogli fuoco attorno Vulcano e Plutone, quando pensarono che
    dovesse fermarsi, Mercurio volò via e se n'andò in fumo. Fece Do-
    menico, oltre alle sopradette, molte altre opere di non molta impor-
5   tanza, come quadri di Nostre Donne et altre cose simili da camera;
    come una Nostra Donna che è in casa il cavalier Donati, et un qua-
    dro a tempera, dove Giove si converte in pioggia d'oro e
    piove in grembo a Danae. Piero Catanei similmente ha di mano del
    medesimo, in un tondo a olio, una Vergine bellissima. Dipinse anche
10   per la Fraternita di S. Lucia una bellissima bara, e parimente un'altra
    per quella di Santo Antonio. Né si maravigli niuno che io faccia
    menzione di sì fatte opere, perciò che sono veramente belle a mara-
    viglia, come sa chiunque l'ha vedute.
    Finalmente, pervenuto all'età di sessantacinque anni, s'affrettò il
15   fine della vita coll'affaticarsi tutto solo il giorno e la notte intorno a'
    getti di metallo, et a rinettar da sé, senza volere aiuto niuno. Morì
    dunque a dì 18 di maggio 1549, e da Giuliano orefice, suo amicissimo,
    fu fatto sepellire nel Duomo, dove avea tante e sì rare opere lavorato.
    E fu portato alla sepoltura da tutti gli artefici della sua città, la quale
20   allora conobbe il grandissimo danno che riceveva nella perdita di
    Domenico, et oggi lo conosce più che mai, ammirando l'opere sue.
    Fu Domenico persona costumata e da bene, temente Dio, e stu-
    dioso della sua arte, ma solitario oltre modo. Onde meritò da' suoi
    Sanesi, che sempre hanno con molta loro lode atteso a' belli studî
25   et alle poesie, essere con versi e volgari e latini onoratamente ce-
    lebrato.
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