Volume 4

Edizione Giuntina
    Filippo di Alamanno Salviati, il quale per esser di mano di Baccio
    l'ha carissimo.
    Avvenne poi che un giorno si levarono le parti contrarie a fra'
    Girolamo per pigliarlo e metterlo nelle forze della giustizia, per le
5   sedizioni che aveva fatte in quella città. Il che vedendo gli amici del
    Frate, si ragunarono essi ancora in numero più di cinquecento, e si
    rinchiusero dentro in San Marco; e Baccio insieme con esso loro,
    per la grandissima affezzione che egli aveva a quella parte. Vero è
    che essendo pure di poco animo, anzi troppo timido e vile, sentendo
10   poco appresso dare la battaglia al convento e ferire et uccidere al-
    cuni, cominciò a dubitare fortemente di se medesimo; per il che fece
    voto, se e' campava da quella furia, di vestirsi sùbito l'abito di quella
    Religione: et interamente poi lo osservò. Con ciò sia che finito il
    rumore, e preso e condannato il Frate alla morte, come gli scrittori
15   delle storie più chiaramente racontano, Baccio andatosene a Prato
    si fece frate in S. Domenico di quel luogo, secondo che si trova scrit-
    to nelle Cronache di quel convento, a dì 26 di luglio 1500, [e l'anno do-
    po fece professione] in quello stesso convento dove si fece frate, con
    grandissimo dispiacere di tutti gli amici suoi che infinitamente si dolse-
20   ro di averlo perduto, e massime per sentire che egli aveva postosi in ani-
    mo di non attendere più alla pittura. Laonde Mariotto Alberti-
    nelli, amico e compagno suo, a' preghi di Gerozzo Dini prese le robbe
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Edizione Torrentiniana
    Avvenne che un giorno si levarono le parti contrarie a fra' Girolamo
    per pigliarlo e metterlo nelle forze della giustizia, per le sedizioni che
25   aveva fatte in quella città. Il che vedendo gli amici del Frate, si ragu-
    narono essi ancora in numero più di cinquecento, e si rinchiusero dentro
    in San Marco; e Baccio insieme con esso loro, per la grandissima affe-
    zione che egli aveva a quella parte. Vero è che essendo pure di poco ani-
    mo, anzi troppo timido e vile, sentendo poco appresso dare la battaglia
30   al convento e ferire et uccidere alcuni, cominciò a dubitare fortemente
    di se medesimo; per il che fece voto, se e' campava da quella furia, di
    vestirsi sùbito l'abito di quella Religione: et interamente poi lo osservò.
    Con ciò sia che finito il rumore, e preso e condannato il Frate alla morte,
    egli in quello stesso convento si fece frate, con grandissimo dispiacere di
35   tutti gli amici suoi che infinitamente si dolsero di averlo perduto, e
    massime per sentire che egli aveva postosi in animo di non attendere più
    alla pittura. Laonde Mariotto Albertinelli, fido amico e compagno suo,
    a' preghi di Gerozzo Dini prese le robbe da fra' Bartolomeo, che
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