Volume 4

Edizione Giuntina
    Villa Adriana, disegnando tutti i partimenti e grotte che sono in quella
    sotto e sopra terra; e sentendo che a Pozzuolo nel Regno, vicino a Na-
    poli X miglia, erano infinite muraglie piene di grottesche di rilie-
    vo di stucchi e dipinte, antiche, tenute bellissime, attese parecchi me-
5   si in quel luogo a cotale studio; né restò che in Campana, strada anti-
    ca in quel luogo piena di sepolture antiche, ogni minima cosa non di-
    segnasse; et ancora al Trullo, vicino alla marina, molti di quei tempii
    e grotte sopra e sotto ritrasse. Andò a Baia et a Mercato di Sabato
    tutt'i luoghi pieni d'edificii guasti e storiati cercando, di maniera che
10   con lunga et amorevole fatica in quella virtù crebbe infinitamente di
    valore e di sapere. Ritornato poi a Roma, quivi lavorò molti mesi, et
    attese alle figure, parendogli che di quella professione egli non fosse
    tale quale nel magisterio delle grottesche era tenuto. E poiché era
    venuto in questo desiderio sentendo i romori che in tale arte aveva-
15   no Lionardo e Michelagnolo per li loro cartoni fatti in Fiorenza,
    sùbito si mise per andare a Fiorenza; e vedute l'opere, non gli par-
    ve poter fare il medesimo miglioramento che nella prima professio-
    ne aveva fatto. Laonde egli ritornò a lavorare alle sue grottesche.
    Era allora in Fiorenza Andrea di Cosimo de' Feltrini pittor fiorentino,
- pagina 518 -

Edizione Torrentiniana
20   volte. Stette a Tivoli molti mesi nella Villa Adriana, disegnando tutti
    i partimenti e grotte che sono in quella sotto e sopra terra; e sen-
    tendo egli che a Pozzuolo nel Regno, vicino a Napoli X miglia, erano in-
    finite muraglie piene di grottesche fra di rilievo di stucchi e dipinte,
    antiche, tenute tutte bellissime, attese parecchi mesi in quel luogo a cotale
25   studio; né restò che in Campana, strada antica in quel luogo piena di se-
    polture antiche, ogni minima cosa non disegnasse; et ancora al Trullo,
    vicino alla marina, molti di quei tempii e grotte sopra e sotto ritrasse.
    Andò a Baia et a Mercato di Sabato tutt'i luoghi pieni d'edificii guasti
    e storiati cercando, e con lunga et amorevole fatica di continuo in quella
30   virtù crebbe infinitamente di valore e di sapere. Ritornò a Roma e quivi
    lavorò molti mesi, e attese alle figure, parendoli che di quella professione
    egli non fosse tale quale nel magisterio delle grottesche era tenuto. E
    poiché era venuto in questo desiderio sentendo i romori che in tale arte
    avevano Lionardo e Michele Agnolo per li loro cartoni fatti in Fiorenza,
35   sùbito si mise per andare a Fiorenza; e vedute l'opere, non gli parve poter
    fare il medesimo miglioramento che nella prima professione aveva fatto.
    Laonde egli ritornò a lavorare alle sue grottesche.
    Era allora in Fiorenza Andrea di Cosmo pittor fiorentino, giovane
- pagina 518 -
pagina precedentepagina successiva