Volume 4

Edizione Giuntina
    nella Resurression di Cristo gl'armati con attitudini torte e rannic-
    chiate, e dalla lapida del sepolcro, che rovina loro addosso, stiacciati
    molti soldati, nondimeno per essere quella di Bartolomeo più unita
    di disegno e di colorito, fu più lodata dagli artefici. Il che fu cagione
5   ch'egli facesse poi compagnia con Biagio Bolognese, persona molto
    più pratica nella arte che eccellente, e che lavorassino in compagnia
    in San Salvatore a' Frati Scopetini un refettorio, il quale dipinsero
    parte a fresco, parte a secco, dentrovi quando Cristo sazia coi cin-
    que pani e ' due pesci cinquemila persone. Lavorarono ancora in una
10   facciata della libreria la disputa di Santo Agostino, nella quale fecero
    una prospettiva assai ragionevole.
    Avevano questi maestri, per avere veduto l'opere di Raffaello e
    praticato con esso, un certo che d'un tutto che pareva di dovere esser
    buono: ma nel vero non attesero all'ingegnose particolarità dell'arte
15   come si debbe; ma perché in Bologna in que' tempi non erano pit-
    tori che sapessero più di loro, erano tenuti da chi governava e dai
    popoli di quella città i migliori maestri d'Italia. Sono di mano di
    Bartolomeo, sotto la volta del palagio del Podestà, alcuni tondi in
    fresco; e dirimpetto al palazzo de' Fantucci, in San Vitale, una storia
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Edizione Torrentiniana
20   cose strane, per aver figurato nella Resurression di Cristo armati, e quelli
    con attitudini torte e rannicchiate, e dalla lapida del sepolcro, che rovina
    loro addosso, stiacciati dimolti soldati, nondimeno per essere quella di
    Bartolomeo più unita, più fu lodata dagli artefici. Il che fu cagione
    ch'egli facesse poi compagnia con Biagio Bolognese, persona molto più
25   pratica nella arte che eccellente; e lavororono in compagnia a San
    Salvatore a' Frati Scopetini un refettorio, il quale dipinsero parte a
    fresco, parte a secco, dentrovi quando Cristo sazia coi cinque pani e' due
    pesci cinquemila persone. E quivi lavororono ancora nella libreria
    una facciata con la disputa di Santo Agostino, nella quale fecero una
30   prospettiva assai ragionevole.
    Avevano questi maestri, per aver veduto l'opere di Raffaello e prati-
    cato con esso, un certo che d'un tutto che pareva di dovere esser buono:
    ma nel vero non attesero alle ingegnose particularità dell'arte come si
    debbe; e perché in Bologna in quel tempo non erano altri più perfetti di
35   loro, erano tenuti da que' che governavano e da' popoli di quella città
    per li migliori. Sono di mano di Bartolomeo, sotto la volta del palagio
    del Podestà, alcuni tondi a fresco; et ancora dirimpetto al palazzo de'
    Fantucci, in San Vitale, parrocchia di quella città, una storia di sua
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