Volume 4

Edizione Giuntina
    fierezza che, aggiunta all'altre sue parti, l'arebbe fatto essere nella
    pittura veramente divino; perciò che egli mancò per questa
    cagione di quegli ornamenti, grandezza e copiosità di maniere che in
    molti altri pittori si sono vedute. Sono nondimeno le sue figure, se
5   bene semplici e pure, bene intese, senza errori, e in tutti i conti di
    somma perfezzione. L'aria delle teste, così di putti come di femmine,
    sono naturali e graziose, e quelle de' giovani e de' vecchi con vivacità
    e prontezza mirabile; i panni begli a maraviglia, e gl'ignudi molto
    bene intesi: e se bene disegnò semplicemente, sono nondimeno i
10   colori suoi rari e veramente divini.
    Nacque Andrea l'anno 1478 in Fiorenza di padre che esercitò sem-
    pre l'arte del sarto, onde egli fu sempre così chiamato da ognuno.
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Edizione Torrentiniana
    lode che si spera, il tutto in danno et in biasimo si converte. Laonde si
    conosce che coloro che si dolgono che non sono né in tutto né in parte
15   rimunerati dalla fortuna e dagli uomini, dando la colpa ch'ella è nemica
    della virtù, se vogliono sanamente riconoscere se medesimi e si venga a
    merito per merito, si troverrà che e' non l'aranno conseguito più per
    proprio difetto o mala natura loro che per colpa di quelli: perché e' non
    è che non si vegga, se non sempre almeno qualche volta, che siano remu-
20   nerati, e le occasioni del servirsi di loro. Ma il male è quello degli uomini,
    i quali accecati ne' desideri stessi, non voglion conoscere il tempo quando
    l'occasione si presenta loro: ché se eglino la seguitassino e ne facessin
    capitale, quando ella viene non incorrerebbono ne' desordini, che spesso
    più per colpa di loro stessi che per altra cagione si veggono, chiamandosi
25   da lor medesimi sfortunati. Come fu nella vita più che ne l'arte lo
    eccellentissimo pittore Andrea del Sarto fiorentino, il quale obligatissimo
    alla natura per uno ingegno raro nella pittura, se avesse atteso a una
    vita più civile e onorata, e non trascurato sé et i suoi prossimi per lo
    appetito d'una sua donna che lo tenne sempre e povero e basso, sarebbe
30   stato del continuo in Francia, dove egli fu chiamato da quel re, che
    adorava l'opere sue e stimavalo assai, e lo arebbe rimunerato grande-
    mente; dove per satisfare al desiderio de l'appetito di lei e di lui, tornò
    e visse sempre bassamente, e non fu delle fatiche sue mai se non povera-
    mente sovenuto, e da lei, ch'altro di ben non vedeva, nella fine vicino
35   alla morte fu abandonato.
    Ma cominciamoci dal principio. Nacque l'anno MCCCCLXXVIII
    nella città di Fiorenza a una persona da bene, chiamato sopra nome il
    Sarto dall'arte che egli faceva, un figliuolo il cui nome fu Andrea;
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