Volume 4

Edizione Giuntina
    potere scaricare con facilità monti, e forargli per passare da un
    piano a un altro, e per via di lieve e di argani e di vite mostrava po-
    tersi alzare e tirare pesi grandi, e modi da votar porti e trombe da
    cavare de' luoghi bassi acque, ché quel cervello mai restava di ghi-
5   ribizzare: de' quali pensieri e fatiche se ne vede sparsi per l'arte no-
    stra molti disegni, et io n'ho visti assai; oltreché perse tempo fino
    a disegnare gruppi di corde fatti con ordine, e che da un capo seguissi
    tutto il resto fino a l'altro, tanto che s'empiessi un tondo, che se ne
    vede in istampa uno difficilissimo e molto bello, e nel mezzo vi sono
10   queste parole: LEONARDUS VINCI ACCADEMIA. E fra questi modegli e
    disegni ve n'era uno, col quale più volte a molti cittadini ingegnosi
    che allora governavano Fiorenza mostrava volere alzare il tempio di
    San Giovanni di Fiorenza e sottomettervi le scalèe senza ruinarlo, e
    con sì forti ragioni lo persuadeva che pareva possibile, quantunque
15   ciascuno, poi che e' si era partito, conoscesse per se medesimo l'im-
    possibilità di cotanta impresa. Era tanto piacevole nella conversa-
    zione che tirava a sé gl'animi delle genti; e non avendo egli si può
    dir nulla, e poco lavorando, del continuo tenne servitori e cavalli,
    de' quali si dilettò molto, e particularmente di tutti gl'altri animali,
20   i quali con grandissimo amore e pacienza governava: e mostrollo,
    ché spesso passando dai luoghi dove si vendevano uccelli, di sua
    mano cavandoli di gabbia e pagatogli a chi li vendeva il prezzo che
    n'era chiesto, li lasciava in aria a volo, restituendoli la perduta libertà.
    Laonde volle la natura tanto favorirlo, che dovunque e' rivolse il
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Edizione Torrentiniana
25   mostrava le difficultà del suo ingegno, che nelle cose de' numeri
    faceva muovere i monti, tirava i pesi, e fra le altre parole mostrava
    volere alzare il tempio di San Giovanni di Fiorenza e sottomettervi
    le scalèe senza ruinarlo, e con sì forti ragioni lo persuadeva che pareva
    possibile, quantunque ciascuno, poi che e' si era partito, conoscesse per se
30   medesimo la impossibilità di cotanta impresa. Era tanto piacevole nella
    conversazione che tirava a sé gli animi delle genti; e non avendo egli
    si può dir nulla, e poco lavorando, del continuo tenne servitori e cavalli,
    de' quali si dilettò molto, e particularmente di tutti gli altri animali,
    i quali con grandissimo amore e pazienzia sopportava e governava: e
35   mostrollo, ché spesso passando dai luoghi dove si vendevano uc[c]elli,
    di sua mano cavandoli di gabbia e pagatogli a chi li vendeva il prez[z]o
    che n'era chiesto, li lasciava in aria a volo, restituendoli la perduta
    libertà. Laonde volse la natura tanto favorirlo, che dovunque e' rivolse il
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