Volume 4

Edizione Giuntina
    molte volte si era più dimostrato in loro l'ombra e lo scuro de' vizii che
    la chiarezza e splendore di quelle virtù che fanno gli uomini imortali,
    fu ben ragione che, per contrario, in Raffaello facesse chiaramente ri-
    splendere tutte le più rare virtù dell'animo, accompagnate da tanta gra-
5   zia, studio, bellezza, modestia et ottimi costumi quanti sarebbono
    bastati a ricoprire ogni vizio, quantunque brutto, et ogni macchia, an-
    corché grandissima. Laonde si può dire sicuramente che coloro che
    sono possessori di tante rare doti quante si videro in Raffaello da Ur-
    bino, sian non uomini semplicemente, ma, se è così lecito dire, dèi
10   mortali; e che coloro che nei ricordi della fama lasciano quaggiù fra
    noi mediante l'opere loro onorato nome, possono anco sperare d'ave-
    re a godere in cielo condegno guidardone alle fatiche e merti loro.
    Nacque adunque Raffaello in Urbino, città notissima in Italia, l'an-
    no 1483, in Venerdì Santo a ore tre di notte, d'un Giovanni de' Santi,
15   pittore non molto eccellente, ma sì bene uomo di buono ingegno et
    atto a indirizzare i figliuoli per quella buona via che a lui, per mala
    fortuna sua, non era stata mostra nella sua gioventù. E perché sapeva
    Giovanni quanto importi allevare i figliuoli non con il latte delle
    balie ma delle proprie madri, nato che gli fu Raffaello, al quale così
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Edizione Torrentiniana
20   delle volte che assai più apparisse e si dimostrasse l'ombra e l'oscuro de'
    vizii loro che la chiarezza e splendore di quelle virtù che giustamente
    fanno immortali i seguaci suoi: dove per adverso in Rafaello chiarissi-
    mamente risplendevano tutte le egregie virtù dello animo, accom-
    pagnate da tanta grazia, studio, bellezza, modestia e costumi buoni,
25   che arebbono ricoperto e nascoso ogni vizio, quantunque brutto, et ogni
    mac[c]hia, ancora che grandissima. Per il che sicurissimamente può dirsi
    che i possessori delle dote di Rafaello non sono uomini semplicemente, ma
    dèi mortali; e che quegli che coi ricordi della fama lassano quaggiù fra noi
    per le opere loro onorato nome, possono ancora sperare in cielo guiderdone
30   delle loro fatiche, come si vede che in terra fu riconosciuta la virtù, et ora
    e sempre sarà onoratissima la memoria del graziosissimo Rafaello.
    Nacque Rafaello in Urbino, città notissima, l'anno MCCCCLXXXIII,
    in Venerdì Santo a ore tre di notte, d'un Giovanni de' Santi pittore non
    molto eccellente, anzi non pur mediocre in questa arte. Egli era bene uo-
35   mo di bonissimo ingegno e dotato di spirito, e da saper meglio indiriz-
    [z]are i figliuoli per quella buona via che per sua mala fortuna non ave-
    vano saputo quelli che nella sua gioventù lo dovevano aiutare. Per il che
    natogli questo figliuolo, con buono augurio al battesimo gli pose nome
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