Volume 4

Edizione Giuntina
    alla città, et ebbe a cotale impresa per compagnia Francesco suo
    nipote. Dopo, essendo stato messo in opera il Gigante di piazza di
    mano di Michelagnolo al tempo di Giuliano fratello di esso Antonio,
    e dovendovisi condurre quel[l''] altro che aveva fatto Baccio Bandinelli,
5   fu data la cura ad Antonio di condurvelo a salvamento; et egli, tolto
    in sua compagnia Baccio d'Agnolo, con ingegni molto gagliardi lo
    condusse e posò salvo in su quella base che a questo effetto si era
    ordinata. In ultimo, essendo egli già vecchio divenuto, non si dilet-
    tava d'altro che dell'agricoltura, nella quale era intelligentissimo.
10   Laonde, quando più non poteva per la vecchiaia patire gli incomodi
    del mondo, l'anno 1534 rese l'anima a Dio, et insieme con Giuliano
    suo fratello nella chiesa di Santa Maria Novella, nella sepoltura de'
    Giamberti, gli fu dato riposo.
    Le opere maravigliose di questi duoi fratelli faranno fede al mondo
15   dello ingegno mirabile che egli ebbono, e della vita e costumi onorati
    e delle azzioni loro, avute in pregio da tutto il mondo. Lasciarono
    Giuliano et Antonio ereditaria l'arte dell'architettura dei modi del-
    l'architetture toscane con miglior forma che gli altri fatto non ave-
    vano, e l'ordine dorico con miglior' misure e proporzione che alla
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Edizione Torrentiniana
20   e bastioni dentro alla città, et ebbe a cotale impresa per compagnia
    Francesco suo nipote. Avvenne che essendo stato messo in opera il Gi-
    gante di piazza di mano di Michelagnolo, al tempo di Giuliano fratello
    di esso Antonio, e dovendovisi condurre quel[l''] altro che aveva fatto Bac-
    cio Bandinelli, fu data la cura ad Antonio di condurvelo a salvamento;
25   et egli, tolto in sua compagnia Baccio d'Agnolo, con ingegni molto ga-
    gliardi e lo condusse e lo posò salvo in su quella base che a questo effetto
    si era ordinata. Ora essendo egli già vecchio divenuto, non si dilettava
    d'altro che dell'agricoltura, nella quale era intelligentissimo. Laonde,
    quando più non poteva per la vecchiaia patire gli incomodi del mondo,
30   l'anno MDXXXIIII rese l'anima a Dio, et insieme con Giuliano
    suo fratello nella chiesa di Santa Maria Novella, nella sepoltura de'
    Giamberti, gli fu dato riposo.
    Le opere maravigliose di questi duoi fratelli faranno fede al mondo
    dello ingegno mirabile ch'essi avevano, e la vita e i costumi onorati delle
35   azzioni loro, avute in pregio da tutto il mondo. Lasciarono Giuliano et
    Antonio ereditaria l'arte dell'architettura dei modi dell'architetture to-
    scane con miglior forma che Pippo e gli altri fatto non avevano, e l'ordine
    dorico con miglior' misure e proporzione che alla vitruviana opinione e
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