Volume 4

Edizione Giuntina
    più assoluta perfezzione, condotta con una certa difficoltà, sì facile
    nella sua maniera che egli è impossibile mai veder meglio. Il che
    medesimamente si può credere delle sue pitture; le quali, se per av-
    ventura ci fussero di quelle famosissime greche o romane da poterle
5   a fronte a fronte paragonare, tanto resterebbono in maggior pregio
    e più onorate, quanto più appariscono le sue sculture superiori
    a tutte le antiche.
    Ma se tanto sono da noi ammirati que' famosissimi che, provocati
    con sì eccessivi premii e con tanta felicità, diedero vita alle opere
10   loro, quanto doviamo noi maggiormente celebrare e mettere in cielo
    questi rarissimi ingegni, che non solo senza premii, ma in una po-
    vertà miserabile fanno frutti sì preziosi? Credasi et affermisi adun-
    que che, se in questo nostro secolo fusse la giusta remunerazione,
    si farebbono senza dubbio cose più grandi e molto migliori che
15   non fecero mai gli antichi. Ma lo avere a combattere più con la
    fame che con la fama tien sotterrati i miseri ingegni, né gli lascia
    (colpa e vergogna di chi sollevare gli potrebbe e non se ne cura)
    farsi conoscere. E tanto basti a questo proposito, essendo tempo
    di oramai tornare a le Vite, trattando distintamente di tutti que-
20   gli che hanno fatto opere celebrate in questa terza maniera; il principio
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Edizione Torrentiniana
    nella sua maniera che egli è impossibile mai veder meglio. Il che medesi-
    mamente per consequenzia si può credere le sue pitture; le quali, se per
    adventura ci fussero di quelle famosissime greche o romane da poterle a
    fronte a fronte paragonare, tanto resterebbono in maggior pregio e più
25   onorate, quanto più appariscono le sue sculture superiori a tutte le
    antiche.
    Ma se tanto sono da noi ammirati que' famosissimi che, provocati
    con sì eccessivi premii e con tanta felicità, diedero vita alle opere loro,
    quanto doviamo noi maggiormente celebrare e mettere in cielo questi ra-
30   rissimi ingegni, che non solo senza premii, ma in una povertà miserabi-
    le fanno frutti sì preziosi? Credasi et affermisi adunque che, se in questo
    nostro secolo fusse la giusta remunerazione, si farebbono senza dubbio
    cose più grandi e molto migliori che non fecero mai gli antichi. Ma lo
    avere a combattere più con la fame che con la fama tien sotterrati i
35   miseri ingegni, né gli lascia (colpa e vergogna di chi sollevare gli po-
    trebbe e non se ne cura) farsi conoscere. E tanto basti a questo proposito,
    essendo tempo di oramai tornare a le Vite, trattando distintamente di
    tutti quegli che hanno fatto opere celebrate in questa terza maniera;
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