Volume 4

Edizione Giuntina
    di mezzo rilievo che erano sotto la loggia nel giardino di verso San
    Lorenzo, che in uno è Adone con un cane bellissimo, et in un altro
    duoi ignudi, un che siede et ha a' piedi un cane, l'altro è ritto con le
    gambe sopraposte che s'appoggia ad un bastone, che sono miraco-
5   losi; e parimente due altri di simil grandezza, in uno de' quali sono
    due putti che portano il fulmine di Giove, nell'altro è un ignudo
    vec[c]hio, fatto per l'Occasione, che ha le ali sopra le spalle et a'
    piedi, ponderando con le mani un par di bilance. Et oltre a questi
    era quel giardino tutto pieno di torsi di femine e maschi, che erano
10   non solo lo studio di Mariotto, ma di tutti gli scultori e pittori del
    suo tempo, che una buona parte n'è oggi nella guardaroba del duca
    Cosimo, et una altra nel medesimo luogo, come i due torsi di Marsia,
    e le teste sopra le finestre e quelle degli imperatori sopra le porte. A
    queste anticaglie studiando Mariotto fece gran profitto nel disegno,
15   e prese servitù con madonna Alfonsina, madre del duca Lorenzo,
    la quale, perché Mariotto attendesse a farsi valente, gli porgeva ogni
    aiuto.
    Costui dunque tramezzando il disegnare col colorire, si fe' assai
    pratico, come aparì in alcuni quadri che fece per quella signora, che
20   furono mandati daùllei a Roma a Carlo e Giordano Orsini, che ven-
    nono poi nelle mani di Cesar Borgia. Ritrasse madonna Alfonsina
    di naturale molto bene: e gli pareva avere trovato per quella fami-
    liarità la ventura sua. Ma essendo l'anno 1494 che Piero de' Medici
    fu bandito, mancatogli quel[l''] aiuto e favore, ritornò Mariotto alla
25   stanza di Baccio, dove attese più assiduamente a far modegli di terra
    et a studiare, et affaticatosi intorno al naturale et a imitar le cose di
    Baccio; onde in pochi anni si fece un diligente e pratico maestro.
    Per che prese tanto animo, vedendo riuscir sì bene le cose sue, che
    imitando la maniera e l'andar del compagno, era da molti presa la
30   mano di Mariotto per quella del frate. Per che intervenendo l'andata
    di Baccio al farsi frate, Mariotto per il compagno perduto era quasi
    smarrito e fuor di se stesso; e sì strana gli parve questa novella, che,
    disperato, di cosa alcuna non si rallegrava: e se in quella parte Mariotto
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Edizione Torrentiniana
    riuscir sì bene le cose sue, che imitando la maniera e l'andar del compa-
35   gno, era da molti presa la mano di Mariotto per quella del frate. Per
    che intervenendo l'andata di Baccio nel farsi frate di S. Marco, Ma-
    riotto per il compagno perduto era quasi smarrito e fuor di se stesso;
    e sì strana gli parve questa novella, che, disperato, di cosa alcuna non
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