Volume 3

Edizione Giuntina
    studii troppo terribili violenta la natura, se ben da un canto egli as-
    sottiglia l'ingegno, tutto quel che fa non par mai fatto con quella
    facilità e grazia che naturalmente fanno coloro che temperatamente,
    con una considerata intelligenza piena di giudizio, mettono i colpi a'
5   luoghi loro, fuggendo certe sottilità che più presto recano adosso
    all'opere un non so che di stento, di secco, di difficile e di cattiva
    maniera, che muove a compassione chi le guarda più tosto che a
    maraviglia: attesoché l'ingegno vuol essere affaticato quando l'intel-
    letto ha voglia di operare, e che 'l furore è acceso, perché allora si ve-
10   de uscirne parti eccellenti e divini, e concetti maravigliosi.
    Paulo dunque andò, senza intermettere mai tempo alcuno, dietro
    sempre alle cose dell'arte più difficili, tanto che ridusse a perfezzione
    il modo di tirare le prospettive dalle piante de' casamenti e da' profili
    degli edifizii, condotti insino alle cime delle cornici e de' tetti, per via
15   dell'intersecare le linee, facendo che le scortassino e diminuissino
    al centro, per avere prima fermato o alto o basso dove voleva la ve-
    duta dell'occhio: e tanto insomma si adoperò in queste difficultà, che
    introdusse via, modo e regola di mettere le figure in su' piani dove
    elle posano i piedi, e di mano in mano dove elle scortassino e dimi-
20   nuendo a proporzione sfuggissino; il che prima si andava facendo a
    caso. Trovò similmente il modo di girare le crociere e gli archi delle
    volte, lo scortare de' palchi con gli sfondati delle travi, le colonne
    tonde per far in un canto vivo del muro d'una casa che nel canto si
    ripieghino, e tirate in prospettiva rompino il canto, e lo faccia[n] per
25   il piano. Per le quali considerazioni si ridusse a starsi solo e quasi
    salvatico, senza molte pratiche, le settimane e i mesi in casa senza
    lasciarsi vedere. Et avvengaché queste fussino cose difficili e belle,
    s'egli avesse speso quel tempo nello studio delle figure, ancorché le
    facesse con assai buon disegno, l'arebbe condotte del tutto perfet-
30   tissime; ma consumando il tempo in questi ghiribizzi, si trovò men-
    tre che visse più povero che famoso. Onde Donatello scultore, suo
    amicissimo, li disse molte volte, mostrandogli Paulo mazzoc[c]hî a
    punte e quadri tirati in prospettiva per diverse vedute, e palle a 72
    facce a punte di diamanti, e in ogni faccia brucioli avvolti su per e'
35   bastoni, e altre bizzar[r]ie in che spendeva e consumava il tempo:
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Edizione Torrentiniana
    buone le facesse, più raro e più mirabile sarebbe divenuto; ove altri-
    menti faccendo, se la passò in ghiribiz[z]i mentre che visse: e fu non
    manco povero che famoso. Per il che Donato che lo conobbe, spesso
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