Volume 3

Edizione Giuntina
    cartoni di tutte le storie che egli vi fece, furono di mano di Raffaello da
    Urbino, allora giovinetto, il quale era stato suo compagno e condisce-
    polo appresso al detto Pietro, la maniera del quale aveva benissimo ap-
    presa il detto Raffaello; e di questi cartoni se ne vede ancor oggi uno in
5   Siena, et alcuni schizzi ne sono di man di Raffaello nel nostro libro.
    Le storie dunque di questo lavoro, nel quale fu aiutato Pinturicchio
    da molti garzoni e lavoranti, tutti della scola di Pietro, furono divise
    in dieci quadri. Nel primo è dipinto quando detto papa Pio Secondo
    nacque di Silvio Piccolomini e di Vittoria, e fu chiamato Enea, l'anno
10   1405 in Valdorcia nel castello di Corsignano, che oggi si chiama
    Pienza dal nome suo, per essere stata poi da lui edificata e fatta città;
    et in questo quadro sono ritratti di naturale il detto Silvio e Vettoria.
    Nel medesimo è quando con Domenico cardinale di Capranica passa
    l'Alpe, piena di ghiacci e di neve, per andare al Concilio in Basilea.
15   Nel secondo è quando il Concilio manda esso Enea in molte legazio-
    ni, cioè in Argentina tre volte, a Trento, a Gostanza, a Francscordia
    et in Savoia. Nella terza è quando il medesimo Enea è mandato ora-
    tore da Felice antipapa a Federigo Terzo imperatore, appresso al
    quale fu di tanto merito la destrezza dell'ingegno, l'eloquenza e la
20   grazia d'Enea, che da esso Federigo fu coronato, come poeta, di lauro,
    fatto protonotario, ricevuto fra gl'amici suoi e fatto primo segretario.
    Nel quarto è quando fu mandato da esso Federigo ad Eugenio Quar-
    to, dal quale fu fatto vescovo di Triesta e poi arcivescovo di Siena
    sua patria. Nella quinta storia è quando il medesimo imperatore, vo-
25   lendo venire in Italia a pigliare la corona dell'imperio, manda Enea a
    Telamone, porto de' Sanesi, a rincontrare Leonora sua moglie che
    veniva di Portogallo. Nella sesta va Enea, mandato dal detto impe-
    ratore, a Calisto Quarto per indurlo a far guerra ai Turchi; et in
    questa parte si vede che il detto Pontefice, essendo travagliata Siena
30   dal conte di Pittigliano e da altri per colpa del re Alfonso di Napoli, lo
    manda a trattare la pace; la quale ottenuta si disegna la guerra
    contra gl'Orientali, et egli tornato a Roma è dal detto Pontefice fatto
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Edizione Torrentiniana
    Era in quel tempo ancor giovanetto Raffaello da Urbino pittore, che
    in compagnia erano stati con Pietro; onde egli lo condusse in Siena,
35   dove di tutti gli schizzi delle storie della libreria fece i cartoni Raffaello,
    che benissimo aveva appresa la maniera di Piero: e di questi se ne vede
    oggi ancora uno in Siena. In questo lavoro tenne Pinturicchio in
    opera molti lavoranti, tutti della scuola di Pietro. E fu la fama sua tenuta
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