Volume 3

Edizione Giuntina
    nome di eccellente maestro e massimamente nelle cose di metal-
    lo, delle quali egli si dilettava molto, fece di bronzo tutta tonda in San
    Lorenzo la sepoltura di Giovanni e di Piero di Cosimo de' Medici,
    dove è una cassa di porfido retta da quattro cantonate di bronzo con
5   girari di foglie molto ben lavorate e finite con diligenza grandissima;
    la quale sepoltura è posta fra la cappella del Sagramento e la sagre-
    stia. Della qual opera non si può né di bronzo né di getto far meglio,
    massimamente avendo egli in un medesimo tempo mostrato l'ingegno
    suo nell'architettura, per aver la detta sepoltura collocata nell'apertu-
10   ra d'una finestra larga braccia cinque e alta dieci incirca e posta so-
    pra un basamento che divide la detta cappella del Sagramento dalla
    sagrestia vecchia. E sopra la cassa, per ripieno dell'apertura insino
    alla volta, fece una grata a mandorle di cordoni di bronzo natura-
    lissimi, con ornamenti in certi luoghi d'alcuni festoni et altre belle
15   fantasie, tutte notabili e con molta pratica, giudizio et invenzione
    condotte.
    Dopo, avendo Donatello per lo Magistrato de' Sei della Mercan-
    zia fatto il tabernacolo di marmo che è oggi dirimpetto a San Mi-
    chele, nell'oratorio di esso d'Orsanmichele, et avendovisi a fare un
20   San Tommaso di bronzo che cercasse la piaga a Cristo, ciò per allo-
    ra non si fece altrimenti, perché degl'uomini che avevano cotal cura
    alcuni volevano che le facesse Donatello et altri Lorenzo Ghiberti.
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Edizione Torrentiniana
    condusse di marmo tutta quella opera. Per le quali cose acquistando An-
    drea nome di eccellente maestro e massimamente nelle cose di metallo,
25   delle quali egli si dilettava molto, fece di bronzo tutta tonda in San Lo-
    renzo la sepoltura di Giovanni e di Piero di Cosimo de' Medici, dov'è
    una cassa di porfido retta da quattro cantonate di bronzo con girari di
    foglie molto eccellentemente lavorate e finite con infinita sottilità e dili-
    genza, la quale è posta fra la capella del Sacramento e la sagrestia:
30   della quale non si può lavorare di bronzo né di getto far cosa meglio.
    Avvenne che già il Magistrato de' Sei della Mercatantia in Fiorenza,
    quando viveva Donato, gli allogarono a far di marmo un tabernacolo
    che è oggi dirimpetto a San Michele, nell'oratorio di fuori di Ort' Santo
    Michele -, che finito da lui e messo in opera, volendo i Sei far fare di
35   bronzo San Tommaso che a Cristo mette il dito nella piaga, furono in
    disferenzia del prezzo, non per altro che per la gara di alcuni che favori-
    vano Donato et altri che volevano che le facessi Lorenzo Ghiberti. E sì
    questa caparbietà de' cittadini andò seguitando, che per fino che non fu
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