Volume 3

Edizione Giuntina
    Fu Gherardo, oltre al musaico, gentilissimo miniatore, e fece anco
    figure grandi in muro; e fuor della Porta alla Croce è in fresco un
    tabernacolo di sua mano, et un altro n'è in Fiorenza a sommo della
    via Larga molto lodato; e nella facciata della chiesa di S. Gilio a
5   S. Maria Nuova dipinse, sotto le storie di Lorenzo di Bicci dove è la
    consegrazione di quella chiesa fatta da papa Martino Quinto, quando
    il medesimo Papa dà l'abito allo Spedalingo e molti privilegii; nella
    quale storia erano molto meno figure di quello che pareva ch'ella
    richiedesse, per essere tramezzate da un tabernacolo dentro al quale
10   era una Nostra Donna, che ultimatamente è stata levata da don Isi-
    doro Montaguto, moderno spedalingo di quel luogo, per rifarvi una
    porta principale della casa, e statovi fatto ridipignere da Francesco
    Brini, pittore fiorentino giovane, il restante di quella storia. Ma per
    tornare a Gherardo, non sarebbe quasi stato possibile che un mae-
15   stro ben pratico avesse fatto, se non con molta fatica e diligenza, quello
    che egli fece in quell'opera benissimo lavorata in fresco. Nel mede-
    simo Spedale miniò Gherardo, per la chiesa, una infinità di libri, et
    alcuni per S. Maria del Fiore di Fiorenza, et alcuni altri per Matia
    Corvino re di Ungheria; i quali, sopravvenuta la morte del detto re,
20   insieme con altri di mano di Vante e di altri maestri che per il detto re
    lavoravono in Fiorenza, furono pagati e presi dal magnifico Lorenzo
    de' Medici e posti nel numero di quelli tanto nominati che prepa-
    ravano per far la libraria, e poi da papa Clemente VII fu fabricata et
    ora dal duca Cosimo si dà ordine di publicare. Ma di maestro di
25   minio divenuto, come si è detto, pittore, oltre l'opere dette fece in
    un gran cartone alcune figure grande per i Vangelisti che di musai-
    co aveva a fare nella cappella di S. Zanobi. E prima che gli fusse
    fatta fare dal magnifico Lorenzo de' Medici l'allogazione di detta
    cappella, per mostrare che intendeva la cosa del musaico e che sa-
30   peva fare senza compagno, fece una testa grande di S. Zanobi quanto
    il vivo; la quale rimase in S. Maria del Fiore, e si mette ne' giorni più
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Edizione Torrentiniana
    Era Gherardo gentilissimo miniatore, e fece ancora figure grandi in mu-
    ro, e fuor della Porta alla Croce un tabernacolo in fresco; fece ancora un
    altro tabernacolo in Fiorenza a sommo della via Larga molto lodato, e nel
35   la facciata della chiesa di San Gilio a Santa Maria Nuova dipinse la con-
    sagrazione di quella chiesa per il Papa. E quivi miniò una infinità di libri,
    et insieme con quegli ne fece per Santa Maria del Fiore di Fiorenza,
    e fuora per il re Mattia de Ungheria alcuni altri; per che accresciuto d'animo,
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